“Oggi il Governo in carica accetta, a scatola chiusa e senza fare alcuna seria verifica della sostenibilità economico-finanziaria dell’opera, un costo prudenziale del Ponte stimato in 14,6 miliardi di euro (fonte Def) il 367% in più di quanto previsto a suo tempo nell’offerta economica (3,9 miliardi di euro) presentata dal GC Eurolink in occasione della gara nel 2003″. È quanto afferma il Wwf in merito alla fiducia posta dal Governo al decreto Ponte sullo Stretto.
Per il Wwf il Governo accetta, a scatola chiusa e senza fare alcuna verifica della sostenibilità economico-finanziaria, il progetto del Ponte sullo Stretto
Il WWF ricorda, poi, che la Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale Via e Vas dette il suo parere sulla verifica di ottemperanza del progetto definitivo del 2011 elaborato da Eurolink rilevando che su 27 prescrizioni solo 6 risultavano ottemperate, 18 solo parzialmente ottemperate e 1 non ottemperata (2 non competevano al Ministero dell’Ambiente.
“La Commissione tecnica – scrive il Wwf in una nota – dette una Valutazione di Incidenza (valutazione degli effetti diretti o indiretti sui siti della Rete Natura 2000, tutelati dall’Europa) negativa sugli habitat prioritari del Sito di Interesse Comunitario ITA03008 Capo Peloro – Laghi di Ganzirri e sull’avifauna appartenente a specie di interesse conservazionistico comunitario della Zona di Protezione Speciale IT IT9350300 Costa Viola e della ZPS ITA030042 Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci, Antennamare e Area Marina dello Stretto. Quindi, manca ancora una VIA esaustiva sul progetto definitivo e difficilmente potrà essere eluso il fatto che tutto lo Stretto di Messina sia ricompreso in aree tutelate dall’Europa”.
“La fiducia a Montecitorio sul cosiddetto Decreto Ponte non risolve i nodi di un’opera dai fortissimi impatti ambientali ed economici – aggiunge il Wwf -: mancano all’appello il Piano Economico Finanziario per dimostrare la redditività e l’utilità del Ponte sullo Stretto di Messina oltre che la valutazione di impatto ambientale per attestare la sostenibilità dell’intervento”.