Quello approvato ieri è “un super decreto che riguarda Genova e quelle persone a cui sono intimamente vicino perchè capisco il loro disagio. In quel decreto ci sono interventi per gli sfollati e le imprese e non solo nella zona rossa”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, ospite ad Agorà su Rai3. “Ciò che conta non è chi fa ma ciò che viene fatto”, ha aggiunto. Quanto al nome del Commissario straordinario per Genova, verrà fatto “entro 10 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto”.
“La escludo, non so come alcuni giornalisti possano ricostruire dei retroscena. Non c’è stato nessun litigio” ha poi sottolineato in merito a possibili tensioni all’interno della maggioranza tra Lega e M5S. “Per tutto il governo Genova rappresenta l’intera Italia e farla ripartire per noi è un impegno serio”, ha aggiunto.
“Nel decreto c’è un passaggio molto chiaro. I soldi saranno messi da chi ha fatto crollare il ponte. Chi ha fatto crollare il ponte non lo ricostruirà. Autostrade non metterà neanche un sassolino, neanche una mattonella”, ha spiegato Toninelli. “Noi non possiamo far ricostruire il ponte da chi aveva per obbligo di legge e per obbligo contrattuale il dovere di farlo rimanere in piedi. Per trascuratezza. Perché sono prevalsi immani guadagni di miliardi di euro rispetto alla sicurezza degli automobilisti che dovevano passarci. Di certo dico una cosa, lo Stato non avrebbe mai fatto il disastro che ha fatto autostrade per l’Italia facendo crollare il ponte di Genova”, ha concluso. (ITALPRESS)