“Nel giorno del quinto anniversario del crollo del Ponte Morandi, rinnovo la mia vicinanza ai familiari delle vittime e all’intera città di Genova: tutta l’Italia attende di avere – dai processi in corso – risposte sulle responsabilità di quella sciagura. Il Ministero della Giustizia continuerà ad assicurare ogni supporto agli uffici giudiziari genovesi”. È quanto ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nel giorno del quinto anniversario del crollo del ponte genovese.
“Ciò che dirò a Salvini quando lo saluterò – ha detto la presidente del comitato Ricordo vittime Ponte Morandi, Egle Possetti – è che non abbiamo sicurezza sulle infrastrutture. Pochi mesi fa c’è stato questo problema di antincendio in una galleria, dopo cinque anni il più dovrebbe essere fatto. La nostra percezione grave è che la morte dei nostri cari sia servita a poco perché non dovremmo avere più problemi del genere sulle infrastrutture”. Possetti si riferisce all’incendio di un pullman nella galleria Monte Giugo della A12 per cui la Procura di Genova ha aperto un’inchiesta avviando accertamenti sugli impianti di sicurezza del tunnel.
Salvini propone una legge che equipari le vittime come quelle del Ponte Morandi a quelle del terrorismo
“L’anno prossimo spero di portare una nuova legge che equipari le vittime come quelle del Morandi a quelle del terrorismo” ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, nel corso della commemorazione. “Conto – ha aggiunto Salvini – di tornare l’anno prossimo col ddl che riconosca i cittadini vittime non di calamità naturale ma dell’incuria. Ho letto gli atti di quel processo, ci sono stati miliardi di profitti che non sono stati investiti in manutenzione. Non voglio anticipare sentenze ma mi sembra evidente”.