Tutela dell’ambiente, convenienza economica e, ora più che mai, sicurezza energetica: mai come in questi mesi ci stiamo accorgendo che l’energia, servizio essenziale, porta con sé una serie di complesse implicazioni economiche e sociali non sempre facilmente conciliabili.
Uno studio di Enel e Agici dimostra che le pompe di calore sono già oggi la soluzione ideale per elettrificare i consumi domestici
A ben vedere, tuttavia, la strada per una transizione giusta, in cui accessibilità ed efficienza siano in grado di rafforzarsi a vicenda, non solo già esiste ma funziona anche bene, basta solo percorrerla con sempre maggior convinzione; è l’elettrificazione di usi e consumi finali, l’unica strategia che, se accompagnata a un uso sempre più diffuso delle fonti di energia rinnovabile, può condurci a un presente e un futuro in cui sostenibilità e ritorno economico possano trovare la giusta armonia.
Ognuno di noi può essere parte attiva del cambiamento, perché ancor prima che nelle città, negli spostamenti o sul posto di lavoro il primo luogo dove possiamo apprezzare i benefici dell’elettrificazione è casa nostra, quando ci riscaldiamo o quando ci serve l’acqua calda; e a dimostrarlo, con abbondanza di numeri e riscontri oggettivi, è uno studio che Agici ha realizzato per Enel.
Benefici ambientali, economici e sociali
Il progetto si serve di una modellizzazione degli impatti dell’elettrificazione dei consumi finali elaborata nel modo più realistico e preciso possibile, perché prende in considerazione tutte le variabili rilevanti: i consumi reali a seconda delle condizioni climatiche, le peculiari caratteristiche degli impianti e degli edifici, i relativi rendimenti delle tecnologie di origine e di destinazione.
Lo studio si muove su tre binari: stima del parco impianti esistente e dei relativi consumi, analisi comparata della sostituzione di impianti alimentati a combustibili fossili con alternative elettrificate dal punto di vista dei cittadini, e analisi comparativa in termini di costo e di beneficio economico, ambientale e sociale, nelle fasi di investimento e di esercizio, dal punto di vista della società.
I risultati parlano chiaro, e dicono che sostituendo il 60% degli impianti di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria più inefficienti con sistemi a pompa di calore, il beneficio netto economico, ambientale e sociale che si genererebbe è compreso tra 95 miliardi di euro – in assenza di ulteriori investimenti sulle rinnovabili – e fino a 222 miliardi – nel caso in cui le pompe di calore fossero completamente alimentate con fonti rinnovabili.
Tutto questo si tradurrebbe in un risparmio di gas compreso tra i 5,6 e gli 8,9 miliardi di metri cubi all’anno (tra -18% e – 28% del totale dei consumi di gas residenziali, pari al consumo di 4,3-6,8 milioni di famiglie), e a un risparmio netto di emissioni di CO2 tra i 18 e i 28 milioni di tonnellate all’anno (fino al 7% del totale delle emissioni dell’economia italiana).
Risultanze analitiche, dunque, che mostrano con chiarezza come l’elettrificazione dei consumi per riscaldamento e acqua calda sanitaria nel contesto domestico, anche prendendo in considerazione tutti gli scenari e le combinazioni possibili, sia sempre e comunque una strategia conveniente, per i risvolti economici, ambientali e di indipendenza energetica che porta con sé.
Come ha sottolineato il Direttore Enel Italia Nicola Lanzetta, inoltre, si tratta di una scelta che ha il merito ulteriore di offrire l’opportunità, dal punto di vista industriale, di rafforzare la filiera di imprese italiane nel mercato delle pompe di calore.
Pompe di calore, come accelerarne l’adozione
La crisi energetica in atto ha reso ancora più evidente che velocizzare il processo di decarbonizzazione per mezzo delle fonti rinnovabili, e attraverso queste accelerare l’elettrificazione di usi e consumi finali, non solo è auspicabile ma necessario; e questo, rispetto a prima della crisi russo-ucraina, è ora lampante non più solo in chiave ambientale ed economica, ma anche e soprattutto sotto il punto di vista della sicurezza energetica.
Ecco perché la ricerca Enel-Agici, dopo aver descritto concretamente i vantaggi in termini di comparazione costi-benefici delle pompe di calore, fornisce anche una serie di proposte mirate a far sì che l’adozione di questi impianti prenda piede ancor più diffusamente, e così ottenere i risultati sopra descritti.
Una più capillare diffusione delle pompe di calore necessita innanzitutto che il maggior numero possibile di persone vengano a conoscenza di quanto esse siano convenienti, ed è il motivo per cui il primo elemento su cui puntare è la sensibilizzazione delle famiglie in merito ai benefici economici, ambientali e di comfort, anche grazie all’ausilio di campagne informative ad hoc; un accrescimento di consapevolezza che dovrebbe riguardare non solo gli utenti finali ma anche installatori, amministratori di condominio ed architetti, che frequentando appositi corsi di formazione saprebbero guidare meglio le scelte dei clienti.
È poi necessario mettere a punto un sistema incentivante appositamente dedicato alle pompe di calore elettriche, che comprenda detrazioni fiscali (anche di tipo premiante) elevate e mantenute stabili per periodi di tempo sufficientemente lunghi, e parallelamente procedere verso la riduzione – e graduale rimozione – degli incentivi alle caldaie a gas.
Infine è fondamentale supportare l’incremento della capacità produttiva della filiera italiana legata alle pompe di calore, così da tener testa adeguatamente all’aumento di domanda, e, al contempo, spingere sempre di più sulle smart grid, che sono in grado di sostenere lo sviluppo di questi impianti e i servizi che possono fornire alla rete.