Potrebbe trattarsi di polizze a carattere finanziario. Il cui capitale viene incassato dal beneficiario nel caso in cui muoia il contraente. Altrimenti sono riscattabili dal contrarente stesso, in qualsiasi momento ma dopo un lasso di tempo minimo dalla sottoscrizione. Sembrerebbe esserci questo dietro le ormai famose polizze che Salvatore Romeo, ex capo delle segreteria di Virginia Raggi, ha stipulato a beneficio della sindaca quando questa era ancora una consigliera comunale. La realtà è che sul tema si tende a fare una bella confusione. Un po’ perché l’argomento è molto sfaccettato, e quindi complicato da decifrare. Un po’ perché quando si parla di “polizza vita” si tende sempre a interpretarla come una “polizza morte”, ovvero come un’assicurazione che fa scattare l’indennizzo per il beneficiario solo alla morte del contraente. In realtà, non è sempre così. O meglio, ci sono tali e tante polizze vita che quella legata alla morte del contraente ne è solo un’esempio. Si prenda, per dire, una delle tipologie più comuni, la polizza cosiddetta tcm (temporanea caso morte).
Possibilità – Qui abbiamo due possibilità di corresponsione dell’indennizzo stabilito e quindi di risoluzione del contratto. Nella prima viene erogato alla morte dell’assicurato, nella seconda si stabilisce una data in cui tale indennizzo verrà erogato a prescindere dal fatto che l’assicurato sia nel frattempo deceduto oppure no. Poi ci sono polizze “unit linked”, quelle legate all’investimento dei premi in un variegato mondo di prodotti finanziari, dai più semplici portafogli titoli ai più complessi fondi d’investimento. Ma anche qui il discorso è lo stesso. Possono esserci le unit linked per il caso morte, in cui al momento del decesso dell’assicurato i soldi vanno ai beneficiari. Oppure le unit linked caso vita, all’interno delle quali il capitale è riscattabile dall’assicurato, generalmente dopo il primo anno dalla sottoscrizione. In genere le unit linked combinano la prima e la seconda componente. Con questo tipo di polizze, l’assicurato può indicare tra i benefici anche terzi, al di fuori dell’asse ereditario. Un po’ lo schema seguito da Romeo con la Raggi. Ma non è detto che la tipologia di polizza su cui si stanno concentrando i pm sia esattamente questa. Anche se qualche indizio potrebbe portare a questa tipologia di assicurazione.
I dettagli – Si dà infatti il caso che, secondo le risultanze finora emerse, tra tutte le polizze stipulate da Romeo quelle a beneficio della Raggi siano state contratte con Sanpaolo Invest, una delle società controllate dal gruppo Intesa Sanpaolo. Sul sito di Sanpaolo Invest, in particolare, ci sono diversi collegamenti alle polizze Fideuram (altra società del gruppo), che vengono quasi tutte presentate come unit linked, quelle appunto a carattere più spiccatamente finanziario. E a un esito simile sembrerebbero condurre le parole consegnate venerdì dalla Raggi sul blog di Beppe Grillo. Per quanto riguarda le polizze assicurative”, ha detto sul punto la sindaca, “ho spiegato ai magistrati che non ne sapevo nulla, né potevo saperlo visto che si tratta di polizze da investimento”.
Twitter: @SSansonetti