di Graziano Bertini
L’ultimo schiaffo per la Capitale stavolta arriva dall’agguato di domenica sera al pullman del Verona, dopo la partita all’Olimpico con la Roma. Un episodio condannato da tutti che troppo facilmente si presta a diventare terreno fertile per critiche alla città. Poteva finir male, dice il tecnico del Verona Mandorlini, e gli fa eco anche il sindaco della città scaligera, la cui tifoseria certo in passato ha dato prova di sè. “Da noi non sarebbe successo” attacca il primo cittadino di Verona Flavio Tosi, commentando quella che la questura di Roma ha invece definito un’imboscata. Ma il sindaco leghista rincara la dose e lancia accuse pesanti: “Se quello che è successo a Roma fosse capitato a Verona l’intera città sarebbe stata messa sotto accusa. Quel che è accaduto è di una gravità inaudita, da noi le forze dell’ordine non avrebbero mai lasciato accadere una cosa del genere”. Secondo Tosi si tratterebbe di episodi accaduti troppe volte. E per questo punta il dito verso la sicurezza: “In un paese civile le soluzioni sono due: si rimuove chi non ha garantito la sicurezza; altrimenti non si potrà più assicurare a nessuno la tutela di andare allo stadio in modo sicuro”. Accuse alle quali risponde a distanza il Questore di Roma Fulvio Della Rocca, difendendo l’operato degli agenti: “La polizia ha fatto il suo dovere – sottolinea Della Rocca – l’episodio del sasso è stato un’imboscata. I servizi di controllo sono sempre inappuntabili ma la città non può essere militarizzata per alcuni scriteriati”. A colpire e danneggiare i vetri del pullman della squadra del Verona sarebbe stato, infatti, un sasso lanciato da due ultras che si trovavano sull’Olimpica, nella parte opposta della carreggiata rispetto al bus. Per gli investigatori si è trattato di un’azione ben studiata, che fortunatamente non ha causato feriti ma soltanto danni al veicolo. Per questo la squadra si è fermata per la notte in un albergo romano, presidiato dalle forze dell’ordine. “Non si colpevolizzi Roma” – ha sottolineato il sindaco Ignazio Marino, replicando alle accuse di Tosi – Condanno la violenza di ieri ai danni del Verona. Questo grave episodio, tuttavia, non consente di colpevolizzare un’intera comunità. Roma è una città accogliente con tutti. Un gruppo di violenti non la rappresenta”.