“Non ne faccio una questione geografica. Direi la stessa cosa se non riuscisse a spenderli il Veneto. C’è questa nenia che l’Italia non usa i fondi comunitari: bene, è ora di cominciare a dire chi non li usa. Se a noi ne dessero il doppio non avremmo problemi a spenderli”. È quanto ha detto a Libero il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, parlando dei del Pnrr.
Zaia aveva già dichiarato che, poiché alcune regioni, specialmente al Sud, erano in ritardo sui progetti del Pnrr, invece che perdere quei fondi era meglio girarli alle regioni in grado di realizzare le opere. Sull’autonomia, invece, dopo aver “bacchettato” sempre i governatori del Sud, Zaia dice: “Non è colpa di chi governa il Sud da pochi anni se in alcuni aspetti è rimasto indietro. Ma è innegabile che se hai migliaia di cittadini che vanno a farsi curare fuori regione, il problema dei rifiuti in strada, se non ce la fai a erogare certi servizi…”.
“Sono convinto che l’autonomia differenziata giovi di più al Sud che al Nord – ha aggiunto il governatore veneto -: il Meridione può colmare un gap economico e infrastrutturale importante. Ogni governatore si vanta della propria sanità, poi però quando gli viene detto ‘ti do ancora più autonomia per migliorarla’ protestano ‘perché spacca l’Italia’”.
Quanto all’impiego di manodopera straniera, secondo Zaia “che servano anche lavoratori da fuori non c’è dubbio, ma non si possono spalancare le frontiere. Il percorso va regolamentato con buonsenso. Incrociando domanda e offerta, portando qui dai Paesi africani dei garanti come avviene in altri Stati. Prima di tutto eviteremmo i viaggi in mare e dopo riusciremmo a dare un futuro dignitoso ai migranti. Siamo solidali ma dobbiamo anche tutelare gli occupati locali”.