Ritardi, fondi a rischio e ora anche la rivolta dei Comuni. Per il governo sul Pnrr non c’è un attimo di tregua. L’ultima doccia fredda arriva dai sindaci, che non si fidano delle promesse del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e chiedono maggiori rassicurazioni sulle opere del Piano nazionale di ripresa e resilienza che li riguardano.
A guidare la protesta è il presidente dell’Anci, Antonio Decaro: “Usciamo dall’incontro con il ministro Piantefosi con un impegno sulle risorse sostitutive, ma anche con una domanda alla quale non abbiamo ricevuto alcuna risposta: perché sono state spostate le opere dei Piano urbani integrati dai finanziamenti Pnrr?”.
Parliamo di progetti e opere per 2,6 miliardi di euro che vedono direttamente impegnati i Comuni. Risorse che spettavano alle casse degli enti locali e che “sono per oltre il 94% già aggiudicate”.
La rivolta dei Comuni sul Pnrr: periferie a rischio
Per Decaro “non si capisce la ragione” che ha portato il governo a proporre il definanziamento di queste opere. E anche nell’incontro con Piantedosi non è arrivata alcuna spiegazione. Il presidente dell’Anci sottolinea: “Parliamo di opere cruciali per le nostre città, interventi per le periferie che potranno risanare situazioni sociali ed economiche difficili”.
A rischio, quindi, viene considerato il risanamento delle periferie. Per Decaro, inoltre, c’è anche il “rischio grave di suscitare un clima di sfiducia dei cittadini verso lo Stato, visto che si crea incertezza laddove noi sindaci avevamo assunto impegni rigorosi con le nostre comunità”.
I Comuni hanno anche ricordato che in città come Bologna, Cagliari, Firenze, Messina e Roma gli interventi sono già tutti stati aggiudicati, ma ora – sottolinea il sindaco di Firenze Dario Nardella – siamo di fronte a un “quadro del tutto incerto perché privo di dati chiari”.
La replica di Piantedosi ai sindaci
Per il ministro dell’Interno, però, nell’incontro con i sindaci c’è stato un “clima costruttivo”. Piantedosi assicura che ci sarà la piena continuità con i progetti del Pnrr, come già affermato dal ministro Raffaele Fitto. Durante l’incontro ai sindaci è stato garantito che le opere si faranno e che “il governo le considera un obiettivo importante”.
Ma non è stata accolta la proposta, fatta dai primi cittadini, di “esaminare caso per caso quali opere siano eventualmente a rischio di bocciatura da parte della Commissione europea”. Per i Comuni, quindi, l’incertezza regna sovrana.