Nicola Di Marco, capogruppo M5S in consiglio regionale, a proposito di Pnrr, l’assessore Bertolaso dice che i tagli del Governo non riguarderanno Case e Ospedali di comunità lombardi…
“Come è noto, è previsto un taglio del Governo ai fondi Pnrr destinati al territorio lombardo che si aggira tra 1.5-1.9 miliardi di euro. Per questo ho chiesto all’Assessore Bertolaso se i tagli potessero minacciare anche la già problematica attivazione delle Case e degli Ospedali di Comunità sul territorio lombardo. L’assessore ha garantito che quanto programmato verrà realizzato, nonostante la richiesta di riduzione del 30% fatta dal Governo. A oggi sono attive 103 delle 199 previste entro il 2026, anche se è improprio parlare di Case della comunità già “realizzate” in Lombardia. Quelle operative, infatti, sono per la maggior parte presidi già attivi in passato ai quali è stato cambiato il nome. Inoltre, come confermano i dati mostrati dall’Assessore, c’è ancora molto da lavorare in termini di servizi e specializzazioni a disposizione del cittadino. Ho potuto toccare con mano la situazione in cui versano alcune Case di comunità facendo dei sopralluoghi e il quadro ricavato non è edificante”.
Un taglio di 1.5-1.9 miliardi di euro ai fondi del Pnrr destinati al territorio lombardo, sono davvero moltissimi soldi. Come si ripercuoterà questo sulla Lombardia?
“È il salatissimo conto che pagano i lombardi all’inadeguatezza del governo Meloni-Salvini. È evidente che ci saranno impattanti ripercussioni in Lombardia in termini di investimenti, infrastrutture, indotto e lavoro. Incredibilmente però, Regione Lombardia, ad oggi, non è in grado di dire chiaramente dove quei fondi saranno stati tagliati e quali progetti non verranno realizzati a causa della lentezza del Governo. Per questo il lavoro della commissione dedicata ai fondi del Pnrr, voluta dal gruppo regionale del M5s Lombardia è importantissimo. Perché servono delle risposte. Dobbiamo vigilare su come vengono spese le risorse ottenute da Giuseppe Conte in Europa e che ora si sono rivelate fondamentali per i conti dello Stato”.
Conti dello Stato che sembrano però non tornare lo stesso, almeno a giudicare dal dibattito in corso sulla manovra finanziaria.
“Il Governo ha preso un indirizzo sbagliato e Regione Lombardia non ha voluto chiedere di invertire la rotta. Fra la fedeltà al partito e interessi dei lombardi il centrodestra ha scelto la prima opzione. Evidentemente per la Giunta regionale il concetto di autonomia è valido solo quando c’è da fare campagna elettorale, poi se ne dimenticano e accettano i diktat di Roma. In Italia non si vedono misure per la crescita, non si vedono azioni di contrasto alla povertà, il Paese è a crescita zero. Dovevano tassare gli extra-profitti delle banche, hanno tassato i pannolini. Avevano promesso 1000 euro con un click e il taglio delle accise, hanno fatto il taglio delle spese sanitarie. Con Giuseppe Conte ed il PNRR sono state immesse risorse e l’economia italiana viaggiava al ritmo del + 6,7% nel 2021. La destra in un anno di governo ha lavorato solo per distruggere le leggi del M5S”.
A proposito di bilancio, presto in Consiglio regionale arriverà il “Bilancio di previsione 2024-2026” di Regione.
“Quello che possiamo dire al momento è che la manovra ricalca quella nazionale: tagli, tagli e ancora tagli, soprattutto nell’ambito dei servizi al cittadino, dell’attenzione verso i più fragili e della scuola. Mancano risorse sufficienti per i fondi per il sostegno all’affitto e per la morosità incolpevole, per non parlare delle risorse sottratte agli studenti universitari, che proprio oggi sono intervenuti nell’ambito dei lavori della Commissione Cultura proprio per chiedere il ripristino delle risorse tagliate da Regione Lombardia. Una richiesta che il Movimento Cinque Stelle sottoscrive e sostiene. Infine, sono riusciti addirittura a diminuire i fondi destinati ad Arpa Lombardia per la tutela dell’ambiente”.