Guai in vista per il sindaco pentastellato di Parma, Federico Pizzarotti, e per l’assessore alla cultura Laura Ferraris, che risultano indagati per abuso d’ufficio in relazione alla nomina di Anna Maria Meo a direttore generale del Teatro Regio e di Barbara Minghetti, come consulente per lo sviluppo e i progetti speciali.
Quelle nomine però fin da subito scatenarono un’ondata di polemiche. Perché per trovare una nuova guida per il tempio della lirica cittadina l’amministrazione tra l’estate 2014 e gli inizi del 2015 aveva intrapreso la strada di un bando pubblico, poi disatteso con le nomine dirette di Meo e Minghetti.
La ricerca per un nuovo direttore generale aveva infatti portato il Regio a pubblicare un bando “per la ricognizione esplorativa” per l’incarico chiuso a ottobre 2014. Trenta candidati avevano presentato regolare domanda, valutata da una commissione di esperti. Nel frattempo la rosa di candidati si era ridotta a sette, ma a gennaio 2015 la Fondazione fece sapere che la “ricognizione esplorativa” si era chiusa senza esito e quindi nessuno era stato selezionato. Una settimana dopo però, l’incarico venne affidato alla Meo, affiancata dalla Minghetti, che però non risultavano tra i partecipanti al bando.
La notizia viene riportata oggi dalla Gazzetta di Parma. Secondo quanto riferito dal quotidiano, anche altri tre membri del consiglio di amministrazione della Fondazione Teatro Regio all’epoca della nomina nel gennaio 2015 risultano iscritti nel registro degli indagati. “Sono tranquillo – ha dichiarato il sindaco di Parma Pizzarotti – perché è un atto dovuto che rispetto pienamente. Era già emerso ci fossero indagini in corso in ragione degli esposti del senatore PD Pagliari. Sarà utile per chiarire la vicenda, con la Procura consueto atteggiamento collaborativo. Il mio impegno continua senza esitazione”.