Più Reddito di cittadinanza. Ecco la lezione tedesca

Berlino aumenta l’importo del Reddito di cittadinanza. E grazie al salario minimo crescono i redditi.

Più Reddito di cittadinanza. Ecco la lezione tedesca

Fino a poco tempo fa ogni paragone tra Germania e Italia, in ambito economico, sembrava improbabile. La differenza del tasso di crescita rendeva qualsiasi confronto complesso. Oggi le cose vanno diversamente: il Pil a Berlino non sale più e, anzi, se va bene resta stabile come nell’ultimo trimestre.

A Roma le cose vanno persino leggermente meglio, con l’unica eccezione dei mesi tra marzo e giugno di quest’anno, quando si è registrata una sorprendente contrazione. Eppure la linea che seguono i due governi è diametralmente opposta.

Berlino aumenta l’importo del Reddito di cittadinanza. E grazie al Salario minimo crescono i redditi

Da una parte c’è il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, che punta su più sgravi, sul salario minimo che fa aumentare i redditi e soprattutto su un incremento del Reddito di cittadinanza. Dall’altra c’è la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che annuncia tagli con la prossima manovra, affossa il salario minimo e cancella il Reddito di cittadinanza. Visioni opposte, ma i primi risultati sembrano già dare ragione al cancelliere, con i salari nominali che crescono su livelli record, mai raggiunti prima.

La prima novità che arriva da Berlino riguarda i sussidi per i disoccupati: dal 2024 saliranno a 563 euro al mese, rispetto agli attuali 502 previsti per gli adulti single. Come annunciato dal ministro del Lavoro, Hubertus Heil, l’aumento è del 12% e riguarda circa 5 milioni di persone. Per Heil in un momento di crisi “bisogna poter fare affidamento sullo Stato sociale”. Aumenteranno anche i benefici per le persone con figli: per i giovani da 15 a 18 anni passeranno da 420 a 471 euro, per i ragazzi dai 7 ai 14 anni si sale da 348 a 390 euro, per i bambini fino a 6 anni si va da 318 a 357 euro.

In Germania nel secondo trimestre i salari reali sono aumentati dello 0,1%

Già a gennaio l’indennità di disoccupazione era stata rimpiazzata con un nuovo sostegno che ha portato un aumento dell’aiuto pari a 50 euro: inoltre l’adeguamento all’inflazione permette di adeguare le prestazioni con maggiore rapidità. Ma le buone notizie in Germania non sono finite qui, perché nel secondo trimestre i salari reali sono aumentati dello 0,1%. Un aumento non di poco conto se pensiamo all’inflazione, tanto che corrisponde a una crescita dei salari nominali pari addirittura al 6,6%.

Mai, dal 2008, si era registrata una crescita così elevata. E, come spiega l’istituto di statistica tedesco, gli aumenti sono dovuti soprattutto all’innalzamento del salario minimo e ai bonus concessi da molte aziende contro l’inflazione. Infine, il governo guidato da Scholz ha annunciato un taglio delle imposte sulle società pari a 7 miliardi l’anno: gli sgravi fiscali, in vigore fino al 2028, hanno l’obiettivo di rilanciare l’economia in affanno.

 

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