Sembra che per Dmitry Medvedev le sanzioni occidentali siano una macchinazione contro la Russia, prive di qualsivoglia legalità e perfino di una giustificazione. Insomma per l’attuale vice capo del Consiglio di Sicurezza, ormai più putiniano di Vladimir Putin stesso, le misure dell’Ue “Sono doppiamente illegali”.
Questo perché colpiscono “non solo gli statisti o i deputati ma anche le famiglie”. Ma queste “non sono in alcun modo in grado di influenzare i loro parenti” eppure “sarebbero responsabili delle mitiche violazioni inventate da loro”.
Qualcuno farebbe bene a spiegargli che le sanzioni occidentali trovano il loro fondamento nel contrastare l’invasione dell’Ucraina, basata su motivazioni spesso illogiche come nel caso della denazificazione del Paese.
REAZIONE ALLE SANZIONI
Ma Medvedev la pensa diversamente e ritiene che l’Occidente a questo punto farebbe bene ad “abbracciare anche altre regole familiari progressiste: per esempio, ci sono molte cose utili nei modi della ‘Ndrangheta e di Cosa Nostra italiane”. Ma la furia non si ferma qui.
Con l’ennesimo scatto d’ira, l’attuale vice capo del Consiglio di Sicurezza russo parlando di Unione europea e degli Stati Uniti si è tolto la maschera spiegando: “La risposta è che li odio. Sono dei bastardi e degenerati. Vogliono la nostra morte, quella della Russia. Finché sono vivo, farò di tutto per farli sparire”.
DI MAIO CRITICA MEDVEDEV
Parole a cui ha risposto il ministro Luigi Di Maio secondo cui sono “gravissime e pericolose le affermazioni” di Medvedev. Il suo “non è un segnale di dialogo” ma “un’inequivocabile minaccia verso chi sta cercando la pace”. Le affermazioni che arrivano oggi, conclude, “non lasciano dubbi e allontanano da parte russa la ricerca della pace” e “danno linfa a una campagna d’odio contro l’Occidente”.