Neanche l’aumento dei danni legati alle catastrofi naturali frena Generali, che fa segnare conti da record per i primi nove mesi del 2023. I premi lordi durante l’anno sono aumentati del 4,7% a quota 60,5 miliardi, soprattutto grazie al ramo danni (+11,4%) e a un utile operativo salito a 5,1 miliardi (+16,7%) per il contributo del segmento danni.
L’utile netto è in aumento del 29,6% a 2.979 milioni e si registra un risultato operativo del gruppo in aumento grazie alla diversificazione delle fonti di utile, anche con il contributo delle acquisizioni. Il segmento danni ha un risultato operativo in forte crescita a 2.155 milioni (+50,3%). Migliora anche il patrimonio netto, che raggiunge i 27,2 miliardi (+2,1% rispetto all’interno 2022).
Generali corre nonostante le catastrofi naturali
Il dato positivo del gruppo non risente delle catastrofi naturali che sono costate 875 milioni in nove mesi, pari a 837 milioni tenendo conto dell’attualizzazione. Solamente nel terzo trimestre, spiega il Cfo di Generali, Cristiano Borean, l’impatto delle catastrofi naturali è stato di circa 600 milioni e, in seguito agli ultimi eventi di ottobre (il maltempo in Toscana), si “stima un ulteriore effetto high double digit, cioè al di sopra dei 50 milioni e sotto i 100 milioni al netto della riassicurazione”.
L’effetto deve tenere conto “della dinamica progressiva positiva derivante dall’incremento delle tariffe”, spiega Borean sottolineando che quest’anno è da considerare “particolare” proprio per l’alto impatto delle catastrofi naturali. Nonostante questo, però, il gruppo “ha continuato a crescere in maniera profittevole, grazie al forte aumento del risultato operativo e dell’utile netto, nonostante il maggiore impatto delle catastrofi naturali, confermando la propria resilienza in un contesto che rimane complesso dal punto di vista macroeconomico e geopolitico”.
Qualche conto
Non tutti i comparti fanno registrare dati positivi. Soffre, per esempio, la raccolta netta Vita che nei nove mesi del 2023 si attesta a -1.194 milioni, seppur con un trend in miglioramento nel terzo trimestre rispetto a quelli precedenti dell’anno. La linea puro rischio e malattia cresce invece a 3.552 milioni, mentre la linea unit linked si attesta a 3.963 milioni. Il risultato operativo di Vita è fermo a 2.786 milioni (-1,1%) e i deflussi netti nella linea risparmio sono invece -8.709 milioni. Infine, la Combined Ratio migliora al 94,3% (-3,1%) grazie a una minore sinistralità per effetto dell’attuazione, nonostante – anche in questo caso – l’impatto delle catastrofi naturali nell’anno in corso.