Dalla Redazione
Non si fermano i raid americani contro i miliziani dell’Isis in Iraq. I jihadisti sono stati colpiti vicino alla città di Amerli e alla diga di Mosul Lo ha riferito ieri il Pentagono in un comunicato che ha annunciato il danneggiamento di un carro armato e la distruzione di un veicolo militare”. In totale i raid degli Usa contro l’Isis a partire dall’8 agosto sono stati 120. Nel frattempo, dopo aver resistito per due mesi all’assedio dei jihadisti, i 20mila turcomanni sciiti resistenti ad Amerli sono stati liberati dai soldati del governo centrale iracheno, affiancati dai combattenti curdi e appoggiati dai bombardamenti aerei americani e governativi. “E’ un successo molto importante”, ha spiegato il generale Qassem Atta. Tutti i villaggi che circondano Amerli sono stati, infatti, completamente liberati ed é cominciata la distribuzione degli aiuti umanitari.
Proseguono anche le operazioni umanitarie nella zona. Già ieri Stati Uniti, Australia, Francia e Gran Bretagna hanno paracadutato oltre 40.000 litri di acqua potabile e 7.000 razioni di cibo. Nella notte altre tre tonnellate di aiuti, anche medicinali e attrezzature sanitarie di base, sono state lanciate dai francesi. La situazione non è però ancora stabilizzata e, mentre sul terreno i soldati cercano di mettere in sicurezza la città strada per strada, gli Usa continuano a bombardare i dintorni laddove viene ancora segnalata una più o meno consistente presenza di jihadisti dell’Isis. Avviato lo scorso 8 agosto, l’appoggio aereo americano ai governativi e ai curdi iracheni sta giocando un ruolo fondamentale nella riconquista della strategica diga di Mosul.