Sono cinque i video analizzati dalla Polizia su cui si basa l’accusa di furto contestata dalla Procura di Civitavecchia all’ex ministro della giustizia e deputato del Pd, Piero Fassino, sorpreso, il 15 aprile scorso, mentre lasciava un punto vendita del duty free del Terminal 1 dell’aeroporto di Fiumicino con in tasca una bottiglietta di profumo Chanel non pagata.
Cinque video inchiodano l’ex Guardasigilli Piero Fassino. Il racconto della commessa: “Ha preso lo stesso Chanel altre due volte”
“Era dicembre 2023, poco prima di Natale, non ricordo bene il giorno. Ho visto il politico entrare nel nostro negozio e l’ho riconosciuto” inizia così il racconto alla polizia di frontiera, riferito oggi da Repubblica, della dipendente del Duty Free di Fiumicino sentita per il tentato furto del 15 scorso che vede coinvolto Piero Fassino. “Poco dopo – ha aggiunto la commessa -, con mia sorpresa, ho visto che nascondeva uno Chanel Chance dentro al suo trolley. Ero a disagio ma l’ho avvicinato e gli ho chiesto se aveva bisogno di aiuto. Quella è stata la prima volta, poi sono arrivate le altre due”.
Le accusa nei confronti dell’esponente dem sono state formalizzate ieri dalla Procura di Civitavecchia dopo aver ricevuto l’informativa con cui la polizia ricostruisce quanto avvenuto il 15 aprile scorso e gli altri episodi riferiti dai dipendenti e dai vigilantes del duty free.
“Ho visto il politico entrare nel nostro negozio e l’ho riconosciuto”
A Natale scorso Fassino, sorpreso mentre si allontanava dalla profumeria aveva risposto: “Sto andando a pagare, mi indica le casse?”. “Ma quell’episodio è stato segnalato, tanto che il 27 marzo quando l’ho visto entrare di nuovo da noi ho pensato ‘Vuoi vedere che succede di nuovo?'” ha raccontato ancora la commessa aggiungengo: “Ero con una collega. Lei è andata a chiamare la sicurezza, io l’ho seguito mentre andava via. Il profumo lo aveva messo in tasca, sempre uno Chanel Chance”.
In quell’occasione, si legge ancora nella ricostruzione fornita oggi da Repubblica, l’addetto alla sicurezza del duty free non riuscì a raggiungere il deputato dem. “Abbiamo chiamato la polizia e gli investigatori lo hanno identificato. Non ci ha detto nulla. Non ha reagito con frasi come ‘Lei non sa chi sono io’, ha solo tentato di pagare”, ha raccontato la guardia giurata riferendosi all’episodio del 15 aprile scorso.
Consegnati cinque video alla Procura di Civitavecchia
Allegata all’informativa gli inquirenti hanno ricevuto anche copia dei video registrati il 15 aprile da quattro telecamere del Duty Free 25 al Terminal 1 di Fiumicino. Un quinto video, riferisce ancora Repubblica, è il montaggio dei diversi momenti che proverebbero la sottrazione del profumo dagli scaffali da parte di Piero Fassino e l’uscita dal punto vendita.