di Stefano Sansonetti
La curiosità spunta direttamente dal curriculum. Giovanni Bartoloni, portavoce del direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, fa allo stesso tempo il “collaboratore presso il Parlamento europeo”. Il dato, se vogliamo, è confermato dalla scheda personale pubblicata on line da un eurodeputato del Pd. Parliamo di Enrico Gasbarra, ex presidente della provincia di Roma, che tra i suoi assistenti locali indica proprio il nome di Bartoloni. Un legame di vecchia data, quello con l’eurodeputato. Dallo stesso curriculum, infatti, risulta che l’attuale portavoce delle Entrate, giornalista, è stato capo ufficio stampa della provincia di Roma dal 2005 al 2008, proprio quando Gasbarra era sulla tolda di comando.
L’approdo di Bartoloni alla macchina fiscale risale al novembre del 2015, in qualità di portavoce dell’Ad di Equitalia, in quel momento sempre Ruffini, nominato dall’allora Governo di Matteo Renzi. Alle Entrate, invece, Bartoloni è arrivato nel settembre del 2017, con un contratto di lavoro autonomo di natura professionale e un compenso di 100mila euro annui “al lordo delle ritenute fiscali a carico del percipiente, oltre cassa previdenziale e Iva”, come si legge nel medesimo contratto pubblicato su internet. Lo stesso documento informa che il portavoce svolge “l’attività in maniera autonoma, senza soggezione a potere disciplinare e senza alcun vincolo logistico, orario e organizzativo, rimanendo tali aspetti nella sua piena disponibilità”.
In più, “per le attività svolte fuori dal comune di Roma, al portavoce spetterà il rimborso delle spese di trasporto, vitto e alloggio sostenute, dietro presentazione di idonea documentazione”. Sempre dal curriculum di Bartoloni, poi, emerge anche un’esperienza dal 1996 al 1998 come “membro della staff del ministro del commercio con l’estero”, all’epoca Augusto Fantozzi. Lo stesso Fantozzi nel cui studio legale Ruffini ha lavorato dal 1998 al 2015, prima di approdare all’allora Equitalia Ma la principale curiosità relativa al portavoce delle Entrate, come detto, è l’incarico al Parlamento europeo, che però non è segnalato nella scheda sugli incarichi di collaborazione pubblicata sul sito di ogni amministrazione, in ossequio alle norme sulla trasparenza (ve ne è menzione solo nel curriculum).
Ieri La Notizia ha chiesto all’Agenzia delle entrate e al medesimo portavoce come mai nella scheda non ci sia il riferimento all’attività svolta al Parlamento europeo, se Bartoloni percepisca compensi dalla relativa attività e se questa sia mai stata valutata dall’Agenzia delle entrate. Ma al momento della chiusura del giornale non era arrivata alcuna risposta.
Ci scrive l’Agenzia delle Entrate
Gentile Stefano Sansonetti,
in relazione al suo articolo “Quella doppia poltrona del portavoce delle Entrate”, pubblicato nell’edizione del giorno 9 marzo 2018, si precisa quanto segue: Giovanni Bartoloni è portavoce del direttore dell’Agenzia delle Entrate a far data dal 4 settembre 2017; a tale data ha reso la dichiarazione sugli incarichi e le attività svolte, pubblicata sul sito internet della medesima Agenzia. Successivamente, in data 13 novembre 2017, Bartoloni ha sottoscritto un contratto con un parlamentare europeo e ha inviato la relativa dichiarazione, di cui si allega copia, che è stata acquisita al protocollo dell’Agenzia in data 20 novembre 2017. La pubblicazione sul sito di tale secondo documento era stata già programmata nell’ambito degli aggiornamenti periodici relativi al settore degli incarichi e consulenze, in conformità a quanto disposto dall’art. 15 del D. Lgs. n. 33/2013, nel quale non è previsto un termine perentorio per i predetti aggiornamenti. Tale pubblicazione è stata comunque effettuata in data odierna.
Ufficio comunicazione – Agenzia delle Entrate
Risponde l’autore dell’articolo
Siamo lieti che l’articolo de La Notizia sia servito a far pubblicare on line gli estremi dell’ulteriore incarico svolto da Giovanni Bartoloni, portavoce dell’Agenzia delle Entrate. Del quale l’Agenzia stessa conferma la doppia poltrona.
Stefano Sansonetti