Se ne parla da mesi e a quanto pare il governo Meloni, malgrado la contrarietà degli italiani emersa in un recente sondaggio, è sempre più convinto sulla necessità di puntare sull’energia atomica. Come spiegato dal ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, in un’intervista a La Stampa, i piccoli reattori nucleari modulari “avranno un grande impatto” sull’economia “perché ci sono aziende italiane alla guida dei principali e più avanzati progetti di ricerca” e “perché saremo in grado di garantire energia al nostro sistema industriale a un costo concorrenziale: non possiamo più andare avanti con l’energia che costa il doppio rispetto al resto d’Europa”.
“Con il 22% di nucleare nel nostro futuro mix energetico nazionale, potremo far risparmiare al nostro Paese fino a 34 miliardi l’anno”, ha aggiunto il ministro. Pichetto ha ribadito che “con la collaborazione del professor Giovanni Guzzetta penso che saremo pronti a presentare un disegno di legge di riordino della materia per la fine di quest’anno. Conto che possa essere discusso e approvato entro il 2025”, ha assicurato il ministro dell’Ambiente.
Pichetto Fratin insiste sul nucleare che “permetterà risparmi per 34 miliardi l’anno”. Ma M5S non ci sta: “Prima pensino al deposito nazionale di scorie che ancora non esiste”
“Caro Ministro, forse è il caso di almeno individuare il sito per il deposito nazionale invece di parlare di stupidaggini come il deposito unico europeo che non è mai esistito. Soprattutto visto che quello nazionale è un iter avviato ormai da anni. O forse proprio le Regioni amministrate dalla destra non lo vogliono? Adesso lei pensi a un governo che parla di nucleare ma che non riesce nemmeno a individuare il sito per il deposito delle scorie, soprattutto per la contrarietà delle Regioni che amministra. Riesce a immaginarlo? Basta che si guardi allo specchio”.
Lo scrive sui social Stefano Patuanelli, postando una parte dell’intervista del ministro Pichetto Fratin che parla di un deposito europeo delle scorie nucleari.