Ieri a Piazzapulita l’inviato Luca Bertazzoni ha intervistato alcuni dei politici leghisti nominati da Fedez dal palco del primo maggio. Il cantante aveva citato alcune loro affermazioni omofobe. Loro non hanno ritrattato, ma alcuni hanno scelto la linea della maggiore prudenza cercando di circoscrivere e ridimensionare le loro affermazioni.
Piazzapulita, il video della “ritirata strategica” dei leghisti citati da Fedez
Dal palco del primo maggio, il cantante Fedez ha riportato le affermazioni omofobe di alcuni politici e candidati della Lega. Ad esempio, quella di Alberto Zelger, consigliere comunale a Verona: “I gay sono una sciagura per la riproduzione e la conservazione della specie”. Zelger ha spiegato all’inviato di Piazzapulita che “se le unioni civili fossero diffuse la società si estinguerebbe. L’amore è quello tra papà, mamma e bambini.” E ancora “Le donne preferiscono accudire la persona, gli uomini preferiscono la tecnologia”. Per lui in Italia l’omofobia non esiste. Tra i politici citati c’era anche Massimiliano Bastoni, consigliere regionale in Lombardia: “Gay, vittime di aberrazioni della natura”. La frase, ci spiega, era riferita ad alcuni partecipanti al Gay Pride. Non certo a tutti, sostiene…
Subito dopo è arrivata l’europarlamentare del Carroccio Susanna Ceccardi. Che ha minacciato di querela Costantino della Gherardesca quando questi ha detto che “l’omofobia è radicata nella vostra cultura”.
I leghisti del discorso del primo maggio
“I gay? Che inizino a comportarsi come tutte le persone normali”. Sono le parole pronunciate dal consigliere leghista Alessandro Rinaldi durante la seduta del Consiglio comunale di Reggio Emilia in diretta streaming di inizio aprile. Nel video si vede Rinaldi discutere di una mozione presentata da due consiglieri per agevolare il turismo Lgbt. Durante la sua dichiarazione di voto, il consigliere leghista dice: “Lo trovo discriminatorio nei confronti degli etero. Non capisco perché perseverate in queste cose. Proclamate l’uguaglianza, volete essere considerati uguali e vi ponete in una condizione di differenza”.
Poi Rinaldi aggiunge: “Volete l’uguaglianza? Iniziate a comportarvi come tutte le persone normali“. Dopo le polemiche, il 9 aprile lo stesso consigliere leghista non ha ritrattato ma anzi su Facebook ha aggiunto: “Sinceramente sono stufo delle iniziative da baraccone della lobby LGBTQ, che non tutela diritti ma si occupa solo di rimarcare in modo ormai ossessivo e grottesco una differenza dell’orientamento sessuale”.
“Il matrimonio gay porta all’estinzione della razza”. È stato scritto nero su bianco nell’agosto 2020 in un post su Facebook da Stella Khorosheva, candidata leghista al consiglio comunale di Lavis in Trentino (non eletta). ”I gay hanno preso l’attenzione della gente”, ”L’obiettivo dei manipolatori è distruggere il cristianesimo”, ”il matrimonio tra gay porta alla estinzione della razza umana”, sono le frasi contenute nel post, che citava il fondamentalista omofobo Scott Lively.
Khorosheva fu difesa dalla candidata sindaca della Lega a Lavis, Monica Ceccato (oggi consigliera comunale), sostenendo che l’intento di quel post era condannare il pensiero di Lively. Il quotidiano online ilDolomiti.it ricostruì però altre prese di posizione della stessa Khorosheva, che per esempio commentando la nascita del figlio di Nichi Vendola nel 2016 scriveva: “La morale, l’unica legge del mondo è violata“, e poi ancora “un finocchio è un finocchio“, aggiungendo anche nei commenti che “è arrivato satana con i sodomiti”.