Di Carola Olmi
Chiusura senza una direzione precisa per i listini europei ieri in una giornata priva di spunti significativi sui mercati. Londra, Parigi e Francoforte hanno terminato la seduta poco sopra la parità mentre a Milano hanno prevalso le vendite con il Ftse Mib in calo dello 0,2% e il Ftse All Share dello 0,18%. Pesante St (-5,94%) che ha pagato le indicazioni sulle prospettive nel terzo trimestre sotto le attese. Acquisti, invece, su Buzzi Unicem (+3,09%) grazie a un report positivo di Equita che esclude un impatto negativo sui conti trimestrali dalle tensioni in Russia. Bene le banche con lo spread sotto i 160 punti base: Unicredit ha guadagnato l’1,73%, Ubi l’1,51% e Banco Popolare l’1,36%.
Buzzi cresce
In una giornata priva di dati macroeconomici significativi provenienti dagli Stati Uniti i listini europei sono rimasti piatti per quasi tutta la seduta e l’avvio senza spunti di Wall Street ha rafforzato questo orientamento. Londra ha chiuso a +0,04%, Parigi a +0,16% e Francoforte a +0,2%. A Milano, dietro Buzzi Unicem e la pattuglia delle banche, si è posizionata Yoox con un +0,38%. Chiusura positiva anche per Generali (+0,26%) ed Eni (+0,1%). L’incertezza sulle prospettive economiche, invece, ha suggerito agli operatori di vendere alcuni industriali come Cnh (-2%) e Prysmian (-1,8%). Debole anche Bper (-1,47%) che ha fatto eccezione fra i bancari nel giorno in cui ha completato la vendita in Borsa dei diritti rimasti invenduti dell’aumento di capitale. Atlantia ha chiuso in calo dell’1,47% e A2a dell’1,33%. Prese di beneficio su Saipem (-1,15%) che aveva corso molto martedì scorso mettendo a segno un rialzo superiore al 4%. Vendite generalizzate, poi, sul settore del lusso a partire da Tod’s (-1,32%) e Ferragamo (-1,23%). Da segnalare, infine, Telecom che ha ceduto lo 0,63% sulle indiscrezioni riportate da Il Sole 24 Ore secondo cui la società potrebbe riaprire il dossier Brasile puntando a una fusione di Tim Brasil con Gvt.
Amplifon, conti a posto
Fra i titoli a minore capitalizzazione, bene Amplifon (+6,07%) nel giorno della pubblicazione dei conti semestrali chiusi con un utile netto di 22,6 milioni, in forte crescita rispetto ai 4,3 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. I risultati della prima parte dell’anno hanno sospinto anche L’Espresso (+4,83%).