“La Russia ci sta ricattando, usa l’energia come arma”. È quanto ha dichiarato oggi la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel corso della conferenza stampa di presentazione del piano di emergenza per il gas che prevederà un taglio ai consumi del 15% fino a marzo 2023.
Piano emergenza gas, Von der Leyen: “La Russia ci sta ricattando, usa l’energia come arma
“Oggi è il giorno 147 di guerra di aggressione della Russia all’Ucraina. Ma abbiamo visto che mesi prima della guerra la Russia teneva a un livello intenzionalmente basso l’offerta e la fornitura di gas, nonostante i prezzi alti”, ha spiegato la presidente della Commissione Ue.
“Abbiamo visto che Gazprom non ha intenzione di riequilibrare il mercato. Al contrario – ha proseguito von der Leyen -, ha tenuto a un livello molto basso gli stoccaggi, riducendo la fornitura per creare tensioni sul mercato e aumentare i prezzi”.
“Abbiamo imparato dalla pandemia che il nostro peggior nemico è la frammentazione, dobbiamo quindi agire uniti. Nel caso in cui la situazione peggiorasse – ha spiegato la presidente della Commissione europea -, con una interruzione totale di gas, attiveremo una allerta generale a livello di Ue e chiediamo agli Stati membri di ridurre il consumo del 15% che equivale al 45 miliardi di metri cubi di gas e con questa riduzione potremo superare in sicurezza l’inverno anche in caso di interruzione completa di approvvigionamento di gas russo”.
“Putin cercherà di fare pressione su di noi questo inverno. Ma fallirà drammaticamente. Se resteremo solidali – ha detto ancora von der Leyen -, usciremo da questa crisi più forti di quando ne siamo entrati: ne sono profondamente convinta”.
Il target di riduzione del consumo di gas del 15% fissato dalla Commissione europea, ha spiegato la presidente Ursula von der Leyen, è stato calcolato sulla media del consumo nel periodo tra il primo agosto al 31 dicembre degli ultimi cinque anni. “Alcuni Stati, ad esempio la Finlandia, hanno già tagliato oltre il 15% e quindi non devono fare altro”, ha sottolineato. Nella fase iniziale il taglio è volontario ma in caso di dichiarazione di emergenza diventa obbligatorio, sempre al 15% sulla media degli ultimi cinque anni.