Una digital tax sui colossi del Web: introito stimato, mezzo miliardo l’anno per le casse dello Stato. E un piano casa che, invece, un miliardo lo vale per intero. Il Governo scopre le carte, nel giorno del via libera sofferto alla Nota di aggiornamento al Def e in vista dell’approvazione della prossima Manovra. Una manovra “snella”, causa la coperta corta delle risorse disponibili. Ma il premier, Giuseppe Conte, promette che sarà anche una Finanziaria “coraggiosa”, nella lotta all’evasione fiscale: “Essere onesti conviene – assicura -. Ogni euro recuperato può essere destinato a scuole, ospedali e a ridurre le tasse”.
Stasera è fissato un vertice di maggioranza per fare il punto sul mix di misure mirate al recupero dei 7 miliardi messi nero su bianco nella Nadef proprio dall’evasione. E per cercare una prima intesa sulle norme da portare lunedì in Consiglio dei ministri. Ma i rapporti con i renziani di Italia viva sono ancora tesi e alla Camera fanno fibrillare i giallorossi le tante assenze nel M5S: il Def passa solo per tre voti. Ciononostante, getta acqua sul fuoco il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, che dal Lussemburgo, dove ha preso parte ad Eurogruppo ed Ecofin, si dice “ottimista” sul verdetto della Commissione Ue, che dovrà dare il via libera ai 14 miliardi di flessibilità chiesti dall’Italia.
“La nostra impostazione è apprezzata. Voglio rendere noioso il confronto”, spiega, annunciando che dal 2020 sarà operativa la tassa sui giganti della Rete, di cui si discute dal 2013. L’idea è quella di ripartire dal prelievo previsto – ma mai attuato – dal Governo M5S-Lega del 3% per le grandi società con almeno 750 milioni di ricavi (almeno 5,5 in Italia). Mentre l’obiettivo è quello di incassare 150 milioni nel 2020 e 600 milioni l’anno a regime. Il Governo festeggia anche l’intesa con le Regioni, a partire dalle risorse per la Sanità (2 miliardi il prossimo anno). Non solo. La legge di Bilancio confermerà il sisma bonus e prorogherà la cedolare secca e l’ecobonus, che sarà modificato, chiarisce il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, per non penalizzare troppo piccole e medie imprese.
Sul piede di guerra sono però i Comuni, che minacciano di scendere in piazza se saranno ridotte le loro risorse. E annuncia fin d’ora una manifestazione il Forum delle famiglie, visto che l’assegno per i figli non sarà in Manovra. Il Consiglio dei ministri ha approvato intanto il decreto clima, dal quale è stata stralciata dal testo, per inserirla in Finanziaria, la riduzione dei sussidi dannosi per l’ambiente. Mentre arriverà con un mix di misure tra legge di bilancio e decreto fiscale il piano casa Rinascita urbana annunciato dalla ministra Paola De Micheli: un miliardo di interventi che vanno dagli assegni per sostenere gli affitti delle famiglie disagiate ai progetti di riqualificazione urbana per un massimo di 20 milioni l’uno. L’obiettivo è recuperare di aree ed edifici abbandonati di città medie e grandi, co-housing, spazi in comune, edifici “verdi”, domotica e anche nuovi studentati.