“In Italia la pandemia di coronavirus ha spinto l’economia in una grave recessione, ma l’attività economica è ripartita in maggio e si è confermata anche nello scorso mese di giugno. Ci sarà un’ulteriore ripresa nei prossimi mesi, ma si registrerà comunque un calo del Pil dell’11,2%, con un aumento del 6,1% previsto poi per il 2021”. E’ quanto ha detto il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, nel corso della presentazione delle previsioni economiche estive della Commissione europea. L’Italia occupa così l’ultimo posto, a seguire poi Spagna (-10,9), Croazia (-10,8) e Francia (-10,6), mentre la Germania registra un -6,3%, uno dei Paesi migliori.
“In questa situazione particolare – ha detto l’ex premier -, l’Italia è stato il Paese con il periodo di lockdown più lungo, avendolo annunciato per primo. Siccome abbiamo visto l’impatto devastante delle misure di confinamento sulle economie, ciò ha avuto un forte peso all’interno delle nostre previsioni. Le previsioni di ripresa dell’Italia si basano su vari fattori, uno dei quali, ad esempio, è legato al fatto che una delle zone trainanti dell’economia italiana è stata tra le più colpite dalla pandemia”.
“Le divergenze tra Paesi – ha sottolineato il commissario europeo – rimangono comunque innegabili e dipendono anche dalla tempistica e dalla severità dei provvedimenti di confinamento attuati, ma anche dalla struttura economica e dall’importanza di alcuni settori chiave, come il turismo. Queste differenze aumenteranno e non diminuiranno con la ripresa del prossimo anno, al netto di massicci interventi politici. La strada della ripresa è ancora piena di incertezze. La pandemia ha colpito l’economa più duramente rispetto alle nostre prospettive e, in generale, prevediamo una contrazione del Pil dell’Eurozona del 8,7%, con una crescita nel 2021 che dovrebbe essere del 6,1%, ma sarà meno robusta rispetto alle proiezioni primaverili”.
A parere di Gentiloni “l’economia europea sta però iniziando a spostarsi da uno stato di paralisi ad una nuova normalità”. “Dopo il lockdown – ha detto ancora l’ex premier -, è tornata a muoversi, anche se ben al di sotto rispetto agli standard e alle nostre previsioni passate. Anche se, come detto, rimangono forti differenze tra uno Stato e l’altro. L’incertezza è alla base di queste nostre previsioni estive. La durata della pandemia è ancora incerta e per questo non possono essere dati sicuri, che comunque sono rivolti verso il basso. In assenza di un vaccino o di una cura, un aumento dei conteggi influirebbe inevitabilmente e negativamente sull’economia europea. In questo senso, è fondamentale che venga trovato al più presto un accordo su Next Generation EU e QFP per dare nuovi finanziamenti alle nostre economie ed evitare un aumento delle divergenze fra Stati europei”.