Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ne è sicuro: l’Ucraina non sta perdendo la guerra. “Non è così”, dice il vicepresidente del Consiglio a Mattino Cinque, parlando del conflitto iniziato con l’invasione russa dell’Ucraina. Ma, ammette lo stesso Tajani, “c’è una situazione di stallo”.
Qualsiasi sia l’esito dei combattimenti, comunque, Tajani assicura che l’Italia continuerà “a difendere Kiev”. Tema di cui si è discusso anche “al Consiglio supremo di Difesa” che si è tenuto ieri e “al Consiglio Affari esteri a Bruxelles”, sede in cui è stato ribadito “l’impegno ad aiutare Kiev, a fermare i russi e poi a lavorare per una pace giusta che garantisca indipendenza e libertà dell’Ucraina”. “Non abbiamo cambiato posizione”, è insomma la sintesi del ministro degli Esteri.
Per Tajani l’Ucraina non sta perdendo la guerra
Secondo Tajani, quindi, la situazione di stallo che si verifica in questo periodo in Ucraina non è un segnale della sconfitta di Kiev. “No, assolutamente”, risponde quando i giornalisti gli chiedono se l’Ucraina stia perdendo la guerra. Il ministro degli Esteri rivendica anche la scelta di aver sostenuto finora Kiev: “È stato un elemento positivo perché altrimenti ci troveremmo la Russia ai confini dell’Europa”.
Per ora, quindi, va bene “fermare l’avanzata dei russi”, ma poi “bisognerà certamente lavorare per la pace, che però deve essere una pace giusta che garantisca l’indipendenza dell’Ucraina: continueremo a difendere il diritto di quel popolo di essere libero”.
Tra i temi discussi di recente c’è anche quello dell’avvio della procedura per l’adesione dell’Ucraina all’Ue: “Ci vorrà tempo – ammette Tajani – però i segnali vanno nella direzione di sostegno a quel popolo, non abbiamo cambiato posizione”.