Ilaria Capua sta diventando sempre più imbarazzante. Già l’altro ieri ne abbiamo tratteggiato la “prezzemolite” mediatica che la porta ad essere dovunque ma il massimo non era stato ancora toccato. Infatti a Un giorno da pecora (Radio Rai 1) ha testualmente affermato: “Non mi voglio ammalare, non posso permettermelo, anche come immagine”. Quindi un medico impegnato in prima linea e non da casa come lei invece si può tranquillamente ammalare perché non deve tutelare la sua “immagine”. Ma stiamo scherzando? La dottoressa che è, non dimentichiamolo, laureata in veterinaria e non in medicina o biologia, sembra in questa intervista mostrare i segni di un deterioramento cognitivo. Inizia attaccando Donald Trump perché “gli hanno fatto una cura con un anticorpo monoclonale che è kriptonite…un missile terra – aria… sarà costata un milione di euro”, ed ancora “è stato capace di dare il peggior esempio possibile”.
Al di là di ogni considerazione politica apprendiamo quindi che al presidente della più importante nazione del mondo e cioè gli Stati Uniti d’America è stata fatta una super cura. Ovvio che fosse così proprio per la figura istituzionale. Quindi pare che una cura ci sia già ma solo che è costosissima e quindi speriamo che gli sforzi siano mirati a renderla disponibile a tutti. Ma cosa si aspettava la Capua? In evidente stato di confusione, l’esperta passa, in collegamento video, a ripetere incessantemente che lei “sta a casa”, che dal 7 agosto sarà uscita venti volte – beata lei che può permetterselo – perché ha paura di ammalarsi, ma poi, sorprendentemente, ci conferma che lei e suo marito, un altro monaco tibetano dell’isolamento, ricevono nel fine settimana “solo una coppia per volta” a cena.
Ma come? Se lo sanno ormai tutti che il contagio corre proprio in queste occasioni conviviali la dottoressa Capua fa pure propaganda ad un comportamento sconsigliatissimo se non vietato dai protocolli medici di prevenzione? E poi lo dice pure in video producendo anche un effetto emulazione: se lo fa lei perché noi no? La Capua in passato ha anche cercato di cavalcare l’onda mediatica per fare del cattivo femminismo, “le donne saranno le prime a reagire all’emergenza”, e si è lasciata anche andare a discutibili interpretazioni scientifiche della diffusione del virus a causa degli “insediamenti umani”, ma ora sta veramente esagerando. Le consigliamo di abolire le cenette conviviali e di uscire di più.