Secondo quanto riporta il New York Times, lo scorso anno sarebbe stato un gruppo pro-Ucraina a sabotare i gasdotti russi Nord Stream 1 e 2 nel mar Baltico. La rivelazione è contenuta in un rapporto dell’intelligence americana.
Sarebbe stato un gruppo pro-Ucraina a sabotare il gasdotto Nord Stream. Ma non c’è prova che Zelensky sapesse
Secondo alcune fonti americane, citate dal Nyt nella sua inchiesta, si tratta della “prima pista significativa sui responsabili dell’attacco ai gasdotti Nord Stream”, ma non c’è alcuna prova che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky o funzionari del governo di Kiev fossero coinvolti o a conoscenza dell’operazione. Il consigliere del presidente ucraino, Mykhailo Podolyak, ha assicurato che Kiev “non è stata assolutamente coinvolta”.
Per Mosca dietro gli attacchi ai gasdotti ci sono gli americani
L’attacco ai gasdotti Nord Stream, che collegano la Russia all’Europa, ha alimentato le speculazioni sulle responsabilità. Nelle scorse settimane il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, aveva affermato che il sabotaggio al Nord Stream 1 e 2 era stato un “atto di terrorismo” non solo contro la Russia, ma anche contro la Germania, che è stata “umiliata”. Il ministro ha chiamato in causa gli Usa, affermando che “vogliono risolvere non solo la questione russa ma anche quella tedesca, in modo che Berlino non abbia mai più un ruolo” sulla scena internazionale.
L’Ucraina e i suoi alleati, secondo quanto scrive il Nyt citando un rapporto statunitense, sono considerati, tuttavia, come i potenziali attentatori più verosimili. Da anni si oppongono al progetto, definendolo una minaccia per la sicurezza nazionale perché permetterebbe alla Russia di vendere più facilmente gas all’Europa. I funzionari del governo ucraino e dell’intelligence militare affermano di non aver avuto alcun ruolo nell’attacco e di non sapere chi lo abbia compiuto.
Kirby: “Ci sono tre inchieste in corso. È stato un sabotaggio”
“Sull’incidente al Nord Stream ci sono tre inchieste in corso, ancora non si è arrivati ad una conclusione, aspettiamo la fine delle indagini” ha detto il portavoce per la sicurezza nazionale americana, John Kirby. “A quanto ne sappiamo, come ha detto già il presidente Biden, è stato un sabotaggio”, ha aggiunto.