Per il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, anche il salario minimo è assistenzialismo. In sostanza offrire paghe dignitose ai lavoratori, secondo l’esponente del governo, non è un principio di civiltà, ma assistenzialismo. Un concetto già espresso più volte dalla destra, soprattutto quando si parlava del Reddito di cittadinanza che il governo Meloni ha di fatto distrutto.
Parlando a margine di un convegno sulla mafia a Palermo, Musumeci afferma: “Credo che la risposta sia il lavoro. Basta con questo assistenzialismo, la destra e il centrodestra si contraddistinguono anche per un altro tipo di capacità propositiva”. Ricordiamo che la maggioranza ha predisposto un emendamento soppressivo che punta a cancellare la proposta delle opposizioni per introdurre il salario minimo.
Per Musumeci il salario minimo è assistenzialismo
Musumeci risponde a chi gli chiede se, come afferma la segretaria del Pd Elly Schlein, il salario minimo possa essere una risposta alla mafia. “Io credo che sia una risposta il lavoro, basta con questo assistenzialismo”, afferma il ministro.
Le critiche a Musumeci
Arrivano subito le reazioni delle opposizioni alle parole di Musumeci. Il primo è il capogruppo di Azione-Italia Viva alla Camera, Matteo Richetti: “Voglio dire a Musumeci tre cose: 1. Il Salario minimo viene riconosciuto a chi lavora. 2. L’assistenzialismo di cui lui è esperto è un’altra cosa 3. Mi vergogno un po’ per lui”.
Replica anche Arturo Scotto, deputato del Pd: “Il ministro Musumeci dice che il salario minimo è una forma di assistenzialismo. Un commento stupefacente degno di un passante al bar, non di un uomo di governo. Non sa di cosa parla, tant’è che non ne vogliono parlare nemmeno in Parlamento. Per noi il lavoro va pagato in maniera dignitosa. Loro la chiamano assistenza, per noi invece è un diritto sancito dalla Costituzione. Quella su cui ha giurato Musumeci, forse non capendo nemmeno costa stava leggendo”.