Di Marco Castoro
Anche quest’anno sarà un’estate rovente per il Cavallo di Viale Mazzini. Nel mese di luglio ci sono ancora due consigli di amministrazione. Il primo è fissato per il 24, il secondo per il 31. Saranno due occasioni per continuare a discutere ancora della quotazione di RaiWay, un’impresa titanica che attende il dg Luigi Gubitosi e il suo staff tecnico. Mai come in questo caso risulta appropriato dire che il tempo è tiranno. Nelle ultime sedute del cda si è parlato molto del problema. In pratica più dei tre quarti del tempo che è durato l’incontro se ne sono andati parlando di RaiWay. Ma il calendario presenta per il dg Gubitosi un’altra scadenza. C’è da confezionare il tanto atteso piano di riorganizzazione dell’informazione Rai. Progetto sul quale se ne dicono di tutti i colori. Voci che alimentano le ansie dei giornalisti delle testate di Saxa Rubra. Non ci sarà nessun accorpamento redazionale per i tiggì, anche se diversi giornalisti dovrebbero far parte della nuova agenzia. A consigliare Gubitosi sul progetto ci sono due vecchie volpi del calibro di Nino Rizzo Nervo e di Carlo Nardello.
Ma in questa estate rovente non c’è solo il dg alle prese con decisioni importanti per il futuro dell’azienda. Anche i direttori di rete sono in fermento. A cominciare da Andrea Vianello che deve rinventarsi un nuovo programma. Perché la formula del Ballarò vecchia maniera era confezionata su misura per Giovanni Floris. E ogni suo erede passerebbe inevitabilmente sotto le forche caudine del confronto. Di nomi ne sono stati fatti a bizzeffe. Da Gerardo Greco a Bianca Berlinguer, da Mia Ceran a Dario Vergassola. Tra un po’ uscirà pure la candidatura di Serena Dandini. In realtà Vianello cerca un conduttore o una conduttrice che non assomigli affatto a Floris. Bisogna uscire dal vecchio prototipo. Il direttore cerca un’idea che sparigli con il passato. Per non fare lo stesso errore che fecero a Mediaset con Matrix, scegliendo un conduttore totalmente diverso da Enrico Mentana (Alessio Vinci) che fu costretto ad adattarsi al vecchio format. Se potesse essere libero di scegliere Vianello prenderebbe Giuseppe Cruciani o Ilaria D’Amico. Ma con il primo si rischia di degenerare, mentre la seconda è blindata da Sky. Ecco una D’Amico a Ballarò potrebbe essere la trovata giusta per non far rimpiangere Floris. Vianello potrebbe sondare anche Luca Telese, sotto contratto con Mediaset. Pagando la penale non c’è contratto che tenga. Sono le leggi del mercato, bellezza!
Maggioni punta Orfeo
S’intensificano le voci di una partenza di Mario Orfeo dal Tg1. Qualora il direttore dovesse scegliere un lido economicamente più redditizio in pole per la successione ci sarebbe Monica Maggioni.