Per 34 volte la maggioranza di governo è stata “salvata” da voti di esponente dell’opposizione che sono stati stampella del governo. Openpolis ha preso in considerazione 34 i voti finali, tra i 49 presi in esame, in cui almeno un esponente dell’opposizione ha votato a favore di un provvedimento della maggioranza sottolineando come in 3 occasioni li esponenti dell’opposizione che hanno votato a favore sono stati ben 12. Si tratta della legge a favore delle persone anziane, della conversione del decreto legge in materia di strumenti finanziari e della conversione del decreto legge finalizzato al potenziamento della ricostruzione nei territori del centro Italia colpiti dai terremoti del 2009 e del 2016.
La maggioranza dall’inizio della legislatura ha rischiato più volte di essere battuta
In altri casi invece i voti dell’opposizione avrebbero potuto essere decisivi. Tra questi Openpolis cita il voto sul divieto di produzione di carne coltivata (approvata con 159 voti favorevoli, inclusi 4 provenienti dall’opposizione), quello sulla legge contro il deturpamento dei beni culturali pensata per perseguire i manifestanti per la lotta al cambiamento climatico (138 voti favorevoli), quello sulla ratifica dell’accordo Italia-Albania in materia di immigrazione (155 favorevoli) e quello riguardante l’istituzione della commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid (132) che ha visto, tra gli altri, i voti favorevoli degli esponenti di Italia viva.
Molti provvedimenti sono stati approvati con un numero di voti piuttosto basso
Al senato invece la “soglia di sicurezza” per la maggioranza rispetto ai potenziali contrari è di 87 voti. Anche in questo caso non è stato sempre necessario superare questo valore per approvare un Ddl. È però interessante osservare che rispetto a Montecitorio in questo caso le situazioni a rischio sono state molte meno: 29 in totale. L’opposizione avrebbe potuto influire neil voto sulla legge di conversione del decreto flussi migratori (approvato con 84 voti favorevoli), quello sul Ddl in tema di deturpamento di beni culturali (85), quello sulla conversione del decreto legge sulla governance del cosiddetto Piano Mattei (85) e infine il voto sulla recente riforma in materia di voto in condotta per gli studenti (74). Quest’ultima è tra l’altro la norma approvata con il più basso numero di voti favorevoli dall’inizio della legislatura.