Arriverà il primo dicembre il conguaglio sulle pensioni per la rivalutazione relativa al 2023. Si tratta di un beneficio sull’assegno da oltre 200 euro per la maggior parte dei pensionati, che scende a 170 per quelli con redditi più alti.
Il conguaglio non arriverà a novembre, come si auspicava il governo, ma solamente nell’ultimo mese dell’anno. In anticipo, comunque, rispetto al 2024, quando era atteso. Il bonus è l’adeguamento degli assegni al valore definitivo dell’inflazione: a fine 2022 era stata calcolata al 7,3%, ma il dato finale è stato all’8,1%: vuol dire lo 0,8% in più per ogni mese del 2023. Vediamo a quanto ammonta il conguaglio: i calcoli per ogni fascia.
Pensioni più alte a dicembre, a quanto ammonta il conguaglio
L’adeguamento pieno (quindi dello 0,8%) riguarda solamente gli assegni fino a quattro volte il minimo (circa 2.100 euro): per loro, secondo i calcoli effettuati da La Stampa, si tratta di 218 euro totali, ovvero poco più di 16 al mese per tredici mensilità.
Con una pensione di mille euro, il conguaglio è di 104 euro. Per le pensioni tra le quattro e le cinque volte il minimo, la rivalutazione è dell’85%, il che vuol dire circa 232 euro in più a dicembre. Tra le cinque e le sei volte il minimo si scende al 53% e a 170 euro.
Risale il conguaglio nell’assegno di dicembre per le pensioni tra le sei e le otto volte il minimo: la percentuale è minore, ma considerando un importo di base più alto si arriva a un beneficio di 202 euro. Infine, scende ancora la percentuale per gli assegni dieci volte sopra il trattamento minimo: il conguaglio sarà di 174 euro.