Pellegrinaggio di Giuseppe Ungaretti: il testo, di cosa parla e il significato della poesia uscita come traccia alla maturità 2024

Testo, significato e di cosa parla la poesia Pellegrinaggio di Giuseppe Ungaretti, uscita come traccia della prima prova alla maturità 2024.

Pellegrinaggio di Giuseppe Ungaretti: il testo, di cosa parla e il significato della poesia uscita come traccia alla maturità 2024

Per la prima prova dell’esame di maturità 2024 una delle tracce della Tipologia A – Analisi e interpretazione di un testo letterario, è una poesia di Giuseppe Ungaretti. Il titolo della poesia è “Pellegrinaggio” ed è tratta dalla raccolta “L’allegria”, pubblicata nel 1931. Di cosa parla la poesia Pellegrinaggio?

Prima prova maturità 2024, di cosa parla la poesia Pellegrinaggio di Giuseppe Ungaretti

Ungaretti ha scritto la poesia Pellegrinaggio in guerra, quando viveva in trincea un’esperienza al limite che lo ha portato a una nuova ricerca di conoscere se stesso. La poesia rappresenta quello che è il viaggio nell’animo dello stesso Ungaretti in una situazione estrema come quella che stava vivendo in quel momento.

In guerra, infatti, l’uomo si annulla completamente e vive in funzione di qualsiasi illusione lo possa aiutare a sopravvivere. Una poesia, come ha detto successivamente lo stesso scrittore, in cui nasce l’idea di un “uomo di pena” che lo ha poi accompagnato per tutta la sua vita. 

Nella poesia Ungaretti racconta di essere rimasto tra le macerie e il fango per ore, in agguato. Da quel momento inizia una riflessione sulla sua esistenza e sull’illusione che basta per prendere coraggio: l’illusione deriva dalla vista della nebbia illuminata da un riflettore.  

Il titolo della poesia deriva dalla prima strofa, dove il poeta parla del pellegrinare affermando di aver trascinato per ore la sua carcassa nel fango. Il concetto del pellegrinaggio prende spunto anche dal dolore del poeta che si illude di avere una meta in quello che è un cammino che si compie con penitenza verso un luogo sacro. In questo caso l’idea è quella del vagare tra il fango e il dolore in cerca di una meta che, però forse non c’è. 

Il testo della poesia di Ungaretti

In agguato in queste budella
di macerie ore e ore
ho strascicato la mia carcassa
usata dal fango
come una suola
o come un seme
di spinalba
Ungaretti uomo di pena
ti basta un’illusione
per farti coraggio
Un riflettore
di là
mette un mare
nella nebbia