Papa Francesco finisce sott’accusa. A puntare il dito contro il Pontefice, e non solo, è l’ex nunzio apostolico Monsignor Carlo Maria Viganò che ha pubblicato un dossier in cui sostiene che alti vertici della Chiesa cattolica, curia romana compresa, da anni erano a conoscenza delle pedofilia nel clero. Il dossier fa riferimento in particolare al caso della Pennsylvania, dove 300 sacerdoti sono accusati di aver abusato di oltre mille bambini. Secondo Viganò Papa Francesco non avrebbe rispettato le sanzioni imposte da Benedetto XVI nei confronti del porporato in questione e non avrebbe fatto nulla contro lo stesso porporato. Nel mirino sono finiti anche altri nomi di rilievo quali gli ex segretari di Stato Angelo Sodano e Tarcisio Bertone, e gli ex sostituti Leonardo Sandri e Fernando Filoni, che a suo dire non hanno preso gli opportuni provvedimenti a carico di McCarrick. Accuse che però devono fare i conti anche con i fatti visto che Benedetto XVI aveva imposto segretamente al cardinale McCarrick di ritirarsi a vita privata e non celebrare più pubblicamente: ciò vuol dire che Bertone e Filoni si occuparono della vicenda.
La replica di Papa Francesco è arrivata nella conferenza stampa in occasione del ritorno dal IX Incontro Mondiale delle Famiglie a Dublino. “Dico sinceramente: leggete voi attentamente quel comunicato e fate voi il vostro giudizio. Io non dirò una parola su questo: credo che il comunicato parla da sé e voi avete la capacita giornalistica sufficiente per trarre le conclusioni. Nell’Angelus in Irlanda, prima, Bergoglioa aveva detto: “Imploro il perdono del Signore per questi peccati, per lo scandalo e il tradimento avvertiti da tanti nella famiglia di Dio Chiedo alla nostra Madre Beata di intercedere per la guarigione di tutte le persone che hanno subito abusi di qualsiasi tipo e di confermare ogni membro della famiglia cristiana nel risoluto proposito di non permettere mai più che queste situazioni accadano”.