Nessun incontro di maggioranza. I leader di Pd, M5s e Leu, Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza hanno disertato l’incontro proposto da Matteo Salvini. I tre leader di censtrosinistra sono stati riuniti per circa tre ore nella sede del gruppo Pd alla Camera dopo la decisione del centrodestra di puntare nelle votazioni di oggi sul nome della Casellati (leggi l’articolo).
“Noi non partecipiamo a questo atto di forza, a queste Conte sulle cariche istituzionali. Noi non partecipiamo ad una conta, è una forzatura istituzionale, sono 3 giorni che lavoriamo ad un metodo che è anche difficile definire” ha detto il leader M5s Conte all’uscita dalla Camera. “Secondo il M5s ma anche Pd e Leu, non è possibile candidare la seconda carica dello Stato senza previamente discutere, sedersi a un tavolo e condividere una tale candidatura. Siamo a un cortocircuito istituzionale”.
“Hanno scritto che ieri sono sparito dai radar per quattro ore. Ho fatto telefonate con i leader, posso rendere conto di tutto: non ho fatto né inciuci né caminetti. Ho messo a disposizione le mie modeste capacità di mediazione per trovare una soluzione” ha aggiunto Conte.
“La soluzione non può che essere di alto profilo – ha ribadito Conte -, pienamente condivisa e quindi super partes, deve nascere super partes. Non si può procedere con questi strappi. Continueremo a lavorare con grande responsabilità sulla base di questi principi e criteri. Non ci sottraiamo a nessun confronto ma è chiaro che se prima della votazione, quando siamo a valutare come procedere, riceviamo un avviso di convocazione, questo non esiste: è chiaro?”.