Consigliere M5S Daniele Diaco, a un mese dall’elezione la rivoluzione di Gualtieri stenta a decollare e molti romani già rimpiangono la Raggi (leggi l’articolo). Ci dica la verità, l’ha sorpreso tutto ciò?
“No, non mi sorprende perché Gualtieri come tutto il Pd è una minestra riscaldata che ha già governato tanti anni a Roma. Si sono presentati come il nuovo che avanza ma non è vero e lo stiamo vedendo anche dalla composizione della giunta che è espressione di correnti politiche e presenta tanti volti del passato. Inoltre ritengo che Gualtieri in campagna elettorale l’ha fatta fin troppo facile, sminuendo il problema dei rifiuti. Per più di dieci anni è mancato un piano regionale sulla gestione dei rifiuti e non c’è stato alcun intento di creare un’infrastruttura per il loro trattamento. Quando siamo arrivati noi, ci siamo trovati davanti un’azienda in crisi e con due soli impianti tmb, uno al salario e uno a Rocca Cencia, che trattavano solo una minima parte dei rifiuti. Come se non bastasse, uno di questi è stato incendiato e distrutto. In tutto questo la Regione non ha mai voluto cooperare con noi. Finalmente rilevo che Zingaretti si è svegliato dal sonno e ha capito che Roma ha bisogno di aiuto per chiudere il ciclo dei rifiuti perché il Comune ha competenza sulla raccolta mentre il piano integrato compete alla Regione. E i romani lo hanno capito”.
Manca un mese a Natale ma Roma è sporca come non mai. Eppure Gualtieri assicurava che avrebbe subito ripulito la città. Come mai la situazione sta peggiorando?
“Se fosse successo alla Raggi si sarebbe scatenato un putiferio. Con noi si parlò subito di rischio sanitario mentre ora che le cose sono peggiori nessuno dice niente. Siamo in una situazione drammatica e difficilmente risolvibile in tempi brevi e Gualtieri ora sta vedendo una realtà che per cinque anni non ha voluto vedere. Serve un intervento della Regione Lazio per creare nuovi impianti perché puoi anche ritirare i rifiuti ma se non sai dove portarli…”.
Dopo gli attacchi alla Raggi per la mancanza di impianti, Gualtieri parla di discarica ma non dice dove intende realizzarla…
“Quando uno si candida a sindaco, deve dire cosa intende fare ma anche dove. Se non lo fa, inganna i suoi stessi elettori perché nel caso di una discarica, nessuno la vuole vicino casa. Tuttavia a mio parere va capovolto il paradigma perché se si parla di impianti innovativi, come fa Gualtieri, ma poi si dibatte solo di discariche, significa che la sua visione non è a medio-lungo termine ma vecchia e superata. Sul tema noi M5S vigileremo e chiederemo spiegazioni a Gualtieri”.
Altro tasto dolente è il trasporto pubblico in crisi. Malgrado ciò l’assessore Patanè al Messaggero rivela che “aumenteranno le tariffe dei parcheggi” e il numero delle strisce blu. È possibile disincentivare l’uso dell’auto privata senza prima migliorare il servizio pubblico?
“Come prima mossa politica non ha molto senso. Intervenire con una proposta del genere, appesantendo l’utilizzo dell’autovettura privata, non può prescindere dal ridisegnare la mobilità cittadina. Le due cose non possono essere separate. Per me Gualtieri, tanto su questo tema quanto su quello dei rifiuti, è partito col piede sbagliato”.
Intanto peggiora l’emergenza cinghiali che ormai sono arrivati perfino al Tribunale di Roma. Gualtieri in campagna elettorale accusava la Raggi ma ora glissa l’argomento…
“Durante la campagna elettorale Gualtieri, in tv, per risolvere il problema paventò la soluzione dell’abbattimento. Si tratta di una pratica che noi non condividiamo perché contraria a ogni profilo etico. Il punto è che in materia di fauna selvatica la competenza non è del Comune ma della Regione, come ribadito pochi giorni fa dalla Cassazione. Per mera convenienza questo tema è stato usato in campagna elettorale da Zingaretti per addossare tutte le responsabilità su di noi. A questo punto aspettiamo con ansia di sapere quali saranno le soluzioni al fenomeno da parte dell’amministrazione, ricordando che la nostra attenzione sarà molto alta e che non accetteremo l’abbattimento come risposta”.