“Ruggiscono in campagna elettorale, ma chinano la testa quando sono a Bruxelles. I finti patrioti di Meloni e Salvini si sono clamorosamente piegati in Europa, ancora una volta”. È quanto scrive su Facebook il leader del M5S, Giuseppe Conte, a proposito del voto europeo sul Patto di stabilità.
Conte: “Il M5S è stata l’unica forza politica italiana a votare per fermare un Patto di stabilità all’insegna dell’austerità”
“Al Parlamento europeo – aggiunge il presidente del Movimento – ieri il MoVimento 5 Stelle è stata l’unica forza politica italiana a votare per fermare un Patto di stabilità all’insegna dell’austerità, che è un cappio al collo per l’Italia con miliardi di nuovi tagli e nuove tasse per tutti gli anni a venire. Il fatto che altre forze politiche non si siano opposte lascia senza parole”.
“Era l’occasione per dare tutti un forte segnale di contrarietà”
“Poco conta – aggiunge Conte – che il Parlamento europeo abbia chiesto solo qualche timido miglioramento dell’accordo a cui ha già detto sì il Governo Meloni, perché l’impostazione è la stessa e il menù per l’Italia è sempre il solito: austerità, tagli e strozzatura della crescita. Era l’occasione per dare tutti un forte segnale di contrarietà.
Niente da fare. Siamo rimasti soli noi del M5S”.
“Quando in futuro – prosegue – l’Italia si ritroverà nuovamente in fondo a tutte le classifiche europee che misurano crescita economica e sviluppo sociale inizierà il giochino delle imprecazioni contro l’Europa dell’austerità. Quando i nostri cittadini si troveranno a vivere sulla propria pelle manovre di bilancio lacrime e sangue inizierà nuovamente la pantomima nazionale contro i burocrati che sono a Bruxelles ciechi e ottusi”.
“Non è vero che a decidere è l’euro burocrazia. Ha deciso la politica”
“Ma noi ci ricorderemo di queste scelte – conclude il leader MtS -, di queste votazioni. Non è vero che a decidere è l’euro burocrazia. Ha deciso la politica: prima con l’assenso del Governo Meloni e ieri con il voto degli europarlamentari.
Noi continueremo sempre a lottare per cambiare le cose, come quando a chi voleva imporci il Mes abbiamo risposto portando 209 miliardi in Italia”.