C’è Silvio scatenato, Mussolini al ministero (a questo punto mettiamo anche i Savoia) e ci sono Carlo e Matteo, la rana e lo scorpione. Eccoci al Bestiario di governo.
SILVIO BIFRONTE
Due dichiarazioni di ieri di Silvio Berlusconi. Prima dice “mai parlato di compensazione con la Lega sui ministeri” e quindi uno pensa che non ci sia nessun malumore con il peso dato al partito di Salvini rispetto a Forza Italia. Passa poco, pochissimo e esce una nuova dichiarazione di Berlusconi: “Ho insistito che tutte le cariche in maggioranza siano date secondo il numero degli elettori. Noi abbiamo soltanto 170/180 mila elettori in meno della Lega. Però abbiamo 20 deputati in meno rispetto alla Lega e 10 senatori in meno, che non corrispondono alla differenza che c’è sugli elettori”. Voi comprereste un’auto usata da quest’uomo?
IL LETTONE DI VLADIMIR
La notizia la dà La Presse: “Putin per il mio compleanno mi ha mandato venti bottiglie di vodka e una lettera dolcissima. Io gli ho risposto con bottiglie di Lambrusco e con una lettera altrettanto dolce. Io l’ho conosciuto come una persona di pace e sensata….”, avrebbe detto Berlusconi ai suoi parlamentari. E poi: “I ministri russi hanno già detto in diverse occasioni che siamo noi in guerra con loro, perché forniamo armi e finanziamenti all’Ucraina. Io non posso personalmente fornire il mio parere perché se viene raccontato alla stampa viene fuori un disastro, ma sono molto, molto, molto preoccupato. Ho riallacciato i rapporti con il presidente Putin, un po’ tanto”.
Sempre a proposito della vigliaccheria di cercare gli amici di Putin tra i pacifisti e poi tacere sui potenti. Subito dopo il presidente Silvio Berlusconi ha smentito la notizia su una presunta ripresa dei rapporti con Vladimir Putin. “Il presidente Berlusconi ha raccontato ai parlamentari una vecchia storia relativa a un episodio risalente a molti anni fa”: è quanto viene diffuso da fonti Fi. Allora siamo tranquilli, no?
PRONTI, VIA!
In Senato Giorgio Salvitti, Giovanna Petrenga e Antonio Guidi lasciano il gruppo di Fratelli d’Italia e aderiscono a Civici d’Italia-Noi Moderati-MAIE. Un inizio con il botto, non c’è che dire.
CANCEL CULTURE
Un tweet di Pierluigi Bersani e la foto di Benito Mussolini scomparirà da Palazzo Piacentini, sede del ministero dello Sviluppo Economico. Un caso che si allarga subito dopo, quando il presidente del Senato Ignazio La Russa, che non ha mai fatto un passo indietro riguardo alle sue idee, definisce come “cancel culture” quanto accaduto. Tutto è iniziato quando l’ex ministro ed ex segretario dem ha rilanciato un’indiscrezione riportata dalla giornalista di La7 Alessandra Sardoni negli scorsi giorni, provocando la marcia indietro del Mise: “Mi giunge notizia che al Mise sarebbero state esposte le fotografie di tutti i ministri, Mussolini compreso. In caso di conferma, chiedo cortesemente di essere esentato e che la mia foto sia rimossa”, ha scritto sui social Bersani, che guidò il ministero per quasi due anni tra il 2006 e il 2008 durante il governo Prodi.
“La foto di Mussolini al Mise? Se è un problema la togliamo – ha risposto Giorgetti intercettato dai cronisti a Montecitorio -. Ci stanno tutti i ministri, ahimè Mussolini è stato il primo ministro delle Corporazioni”. La vedete la matrice? A questo punto mettiamo anche la foto dei Savoia.
LA RANA E LO SCORPIONE
Scrive Repubblica: “Gelo tra Renzi e Calenda: è scontro sulle vicepresidenze dei gruppi del Terzo Polo”. Gli interessati ovviamente negano. Anzi, dicono che va tutto a gonfie vele. Ce la ricordate la favole della rana e dello scorpione?
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