Parlamentarie M5S record e plebiscito per il listino di Conte. Così si potrebbe sintetizzare la giornata di ieri per il Movimento cinque stelle.
Parlamentarie da record
Le canoniche “parlamentarie” dei pentastellati – momento di assoluta democrazia orizzontale che come sempre anticipa e determina le elezioni politiche M5S – si sono chiuse nella tarda serata, intorno alle 23,00, e sono stati resi noti i primi risultati.
Il primo, forse il più eclatante: alle votazioni online hanno partecipato 50.014 persone, “il dato più alto di sempre”, fanno sapere fonti pentastellate, secondo cui “alle parlamentarie del 2018 parteciparono 39mila persone. Va tenuto però in considerazione – si sottolinea – che nel 2018 si votò martedì 16 e mercoledì 17 gennaio, dalle 10 alle 21”.
Insomma, meno tempo a disposizione e ciononostante maggiore partecipazione della base pentastellata. A dimostrazione, semmai ce ne fosse ancora bisogno, di un ritrovato spirito di compattezza e coesione intorno a Giuseppe Conte.
Plebiscito per il listino di Conte
A dirlo, d’altronde, sono anche i risultati. A cominciare dal fatidico listino di Conte.
Al quesito relativo con l’elenco di 15 nomi da inserire “nelle liste di candidati in uno o più collegi plurinominali i nominativi di cui al seguente elenco” hanno risposto Sì in 43.282 pari all’86,54%; hanno risposto No in 6.732 pari all’13,46%.
Un risultato importante e, forse, da alcuni inatteso ma che, come detto, rivela la forte saldatura del Movimento cinque stelle.
Lo stesso leader pentastellato, d’altronde, ha rimarcato l’importanza di questo risultato con un tweet notturno: “Entusiasmo e partecipazione: un sentito grazie alla comunità M5S per la grande affluenza a queste ‘parlamentarie’. I candidati che ho proposto per lavorare alla nostra idea di Paese hanno ottenuto un ampio consenso, sfiorando il 90%. Avanti a testa alta!”.
Resta ovviamente ora da conoscere cosa accadrà con le autocandidature, per cui – spiegano dal Movimento cinque stelle – “l’esito delle votazioni delle proposte relative ai collegi plurinominali nelle circoscrizioni di Camera e Senato sarà reso noto nei prossimi giorni”.
Il listino di 15 nomi scelti da Conte e che ha ottenuto il via libera degli iscritti è composto da esponenti della società civile, come i magistrati antimafia Federico Cafiero de Raho e Roberto Scarpinato. Poi ci sono due esperti di transizione ecologica, come l’ex ministro Sergio Costa e il professor Livio De Santoli. C’è il notaio del Movimento, Alfonso Colucci. E poi tanti big pentastellati.
Si parte dall’ex sindaca di Torino Chiara Appendino, poi la capogruppo al Senato Maria Domenica Castellone, la sottosegretaria Barbara Floridia, l’ex capogruppo al senato Ettore Licheri, il ministro Stefano Patuanelli, il componente del direttivo del gruppo parlamentare Francesco Silvestri, e i vicepresidenti Riccardo Ricciardi, Michele Gubitosa, Mario Turco e Alessandra Todde.
I nomi della società civile
Nel frattempo anche dalla società civile arrivano importanti endorsement ai nomi scelti da Conte. Ad esprimersi a favore, ad esempio, del magistrato Scarpinato è stato Salvatore Borsellino.
Il fratello del giudice assassinato in via d’Amelio dice esplicitamente che senza la candidatura dell’ex procuratore generale di Palermo non avrebbe votato i 5 stelle: “Sarò costretto ad esprimere il mio voto anche per un partito, che da quando è diventato tale dopo essere stato un Movimento, è stato una delle più grande delusioni della mia vita”.
Ed è proprio su queste tematiche che ora i pentastellati vogliono segnare la loro distanza da tutte le altre forze in campo.