Sarà forse per dare una mano ai trasporti di Roma, perennemente congestionati dal traffico. Sta di fatto che, a Montecitorio, si punta forte sulla mobilità alternativa. è di qualche giorno fa la lettera firmata dai tre questori della Camera, Gregorio Fontana (Forza Italia), Edmondo Cirielli (Fratelli d’Italia) e Federico D’Incà (M5S) e spedita a tutti deputati per informarli dell’ultima novità.
“E’ stato recentemente realizzato un intervento di riqualificazione dell’area di parcheggio di via della Missione, che ha reso possibile una razionalizzazione degli spazi destinati ad autovetture e motocicli”, si legge nella missiva. Ma non è tutto. All’interno dell’area, sono state infatti dislocate anche “nuove colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici” e piazzate “nuove rastrelliere per le biciclette”. E non finisce qui. In un ulteriore locale di Montecitorio, saranno messi a disposizione dei parlamentari “appositi armadietti, che potranno essere utilizzati per depositare caschi ed altri effetti personali”.
Rigorosamente secondo le modalità fissate dall’apposito regolamento allegato alla lettera. Il deputato avrà la “responsabilità esclusiva” della custodia della chiave”. Con la racomandazione finale “di non depositare all’interno degli armadietti denaro, cellulari, computer o altri oggetti di valore”. Insomma, ai deputati non resta che pedalare sia dentro che fuori dall’Aula. “Abbiamo riqualificato un’area del parcheggio che negli anni era a tutti gli effetti inutilizzata e ora è fruibile per i deputati, che prima non avevano degli spazi per venire alla Camera in bicicletta – spiega il segretario M5S dell’Ufficio di presidenza, Alessandro Amitrano -.
La nascita del parcheggio è sicuramente un buon segnale, ma è solo una parte della svolta che vogliamo dare in termini di cura dell’ambiente a Montecitorio”. E aggiunge: “Roma non è una città fredda, per la maggior parte dell’anno è possibile spostarsi in bici e io stesso ne ho acquistata una. Ci auguriamo che anche per gli altri colleghi sia una buona occasione per fare una scelta green, i deputati devono essere i primi a dare il buon esempio e in questo caso ne guadagnerebbero anche in termini di salute!”.