di Nicola Binda, Mimmo Cugini e Nino Minoliti per La Gazzetta dello Sport
Questo articolo non avremmo mai pensato di doverlo scrivere. Quando abbiamo raccontato sul nostro sito, noi che domenica sera eravamo al Byblos, la rissa tra Mario Balotelli, il fratello Enoch e Francesco Facchinetti e i suoi amici abbiamo messo in evidenza che si trattava di una ragazzata. Nessuno si era fatto male e lo abbiamo scritto, ma tutto quello che è successo lo abbiamo visto coi nostri occhi.
E anche Adriano Galliani in fondo deve pensarla come noi, visto che ha commentato: «Era solo uno scherzo tra Enoch e dj Francesco, quei due pirla si sono spintonati, magari dirò a Enoch di farsi biondo così non lo confondono con Mario».
Le reazioni
Ma l’ironia non appartiene a tutti e le reazioni di Dj Francesco e di alcuni personaggi dell’entourage di Balotelli sono state di ben altro genere.
Qualcuno ha anche parlato di accanimento verso Balotelli: proprio la Gazzetta, che ha sempre esaltato le sue qualità di calciatore… Con la complicità di molti media compiacenti che non ci hanno interpellato per niente accreditando soltanto la versione della smentita, è partito un linciaggio mediatico su Tiki-Taka (Italia 1) lunedì sera, proseguito su Rtl 102,5 e Radio Kiss Kiss martedì, concluso con un magistrale crescendo da Paola Perego ieri pomeriggio a «La vita in diretta su Rai 1».
Facchinetti ha definito «dopato» il nostro giornalista autore del pezzo, tutti i conduttori hanno esercitato alla perfezione il ruolo di trombettieri del personaggio famoso. «Una bufala» ha concluso ieri pomeriggio con un radioso sorriso la bella Paola. Noi c’eravamo.
Ecco perché qui vi ribadiamo che Mario ed Enoch Balotelli erano a un tavolo a fianco di quello di Francesco Facchinetti e alcuni suoi amici e a un certo punto sono volate spinte, calci e pugni, tanto che sono intervenuti 4 (quattro) bodyguard del locale. Una ragazzata, come abbiamo scritto, finita in 5 minuti senza danni.
Ma questo non giustifica il patetico tentativo di negare quello che è realmente accaduto. O, peggio, le falsità e gli insulti, a cui la Gazzetta è pronta rispondere in ogni sede. Eravamo in tre domenica sera al Byblos e tutti perfettamente lucidi.
Guarda caso lunedì, poco prima che la notizia fosse lanciata sul nostro sito, abbiamo ricevuto più di una telefonata di pressione. «Ma è vero che scrivete un pezzo sulla rissa? Ma dai, non è successo niente…». Proprio così, una ragazzata. Ma gli insulti sono un’altra cosa e la credibilità della Gazzetta pure. Da ora in poi, non si scherza più.