Manifestanti in piazza, che alla fine riescono a entrare in Parlamento appiccando un incendio. Ad Asuncion, capitale del Paraguay, la protesta contro la modifica della Costituzione si è trasformata in un assalto alle Istituzioni: sono state rotte finestre dal quale alcune persone sono riuscite a entrare nella sede del Congresso, innescando le fiamme con bombe carte e molotov.
L’ira della piazza è stata scatenata dalla discussione di un progetto di legge che consentirebbe al presidente in carica Horactio Cartes di ricandidarsi alla guida del Paese, abolendo la restrizione in vigore che impone ai presidenti un solo mandato. La Costituzione vuole infatti evitare il consolidamento del potere da parte di un solo leader: il Paraguay ha conosciuto 35 anni di dittatura (finita nel 1989).
La riforma è ancora in discussione alla Camera per questo i cittadini contrari hanno voluto inscenare una protesta molto forte, trascesa nella violenza: le forte dell’ordine hanno cercato di disperdere la folla con cariche e con l’uso di idranti. Gli scontri sono andati avanti per ore, toccando anche il centro storico di Asuncion: di fronte al Panteón de los Heroes sono state innalzate delle vere e proprie barricate per evitare l’avanzata degli agenti schierati in città a difesa dei Palazzi istituzionali.