Paragonò il mondo Lgbt alla pedofilia. Nominata assessore a Rieti

A Rieti nominata assessore alla Cultura e alla Scuola, Letizia Rosati. Nel 2019 disse che il mondo LGBT "vuole sdoganare la pedofilia".

Paragonò il mondo Lgbt alla pedofilia. Nominata assessore a Rieti

“Oggi è stata nominata dal neo sindaco di Rieti, di centro destra, assessora alla Cultura e Scuola Letizia Rosati, che da consigliera comunale paragonò il Pride alla pedofilia”. È quanto afferma il portavoce del partito Gay LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale, Fabrizio Marrazzo, a proposito della nomina ad assessore, a Rieti, con deleghe alla Cultura, scuola e università, della prof che nel 2019 dichiarò che il mondo LGBT “vuole sdoganare la pedofilia”.

A Rieti nominata assessore alla Cultura e alla Scuola, Letizia Rosati. Nel 2019 disse che il mondo LGBT “vuole sdoganare la pedofilia”

“Riteniamo inaccettabile la sua nomina a qualsiasi incarico istituzionale – aggiunge Marrazzo – è come se oggi per la comunità nera o ebraica nominassero un assessore antisemita o razzista. Peraltro è assurdo che una candidata non eletta che ha preso 200 voti contro i 330 di Domenico Di Cesare, nostro referente di Partito Gay LGBT+ , capolista di SiAmo Rieti, Ambiente, Diritti, Solidarietà, che è stato il più votato del polo progressista, possa imporre nelle istituzioni le sue idee medievali”.

“Invito gli eletti della coalizione progressista, presente in consiglio comunale – aggiunge ancora Marrazzo – a chiedere in massa le dimissioni della assessora Rosati, purtroppo la sua nomina dimostra che una coalizione con FdI e Lega è in antitesi con i diritti delle persone LGBT+”.

Il neo sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi (FdI), eletto al primo turno lo scorso 12 giugno, ha ufficializzato questa mattina i nomi degli assessori che formeranno la nuova giunta comunale del capoluogo reatino, a trazione centrodestra. Della giunta fanno parte anche assessori della Lega, oltre che di Fratelli d’Italia e di liste che hanno sostenuto la candidatura di Sinibaldi.

A scatenare le ire dell’allora consigliera comunale reatina, nel dicembre 2019, era stato l’annuncio della possibilità che la città di Rieti potesse ospitare il Lazio Pride. E la docente, oggi neo assessore comunale, aveva così commentato su Facebook: “Il mondo Lgbt è contro i miei valori perché nega il dato biologico da cui deriva l’identità delle persone e soprattutto i diritti dei bambini che vengono strumentalizzati a scopi di cui non si parla mai a sufficienza. Utero in affitto, sdoganamento della pedofilia, poliamore sono gli obiettivi da raggiungere. Rassicuro pertanto che tale candidatura non è stata promossa dal Comune”.