E’ stato condannato, in primo grado, dal Tribunale di Bergamo, a un anno e sei mesi con l’aggravante razziale, il senatore della Lega, Roberto Calderoli, per aver paragona a un orango l’ex ministro del governo Letta, Cecile Kyenge, nel 2013 in occasione della festa della Lega a Treviglio. L’allora ministro per l’Integrazione Kyenge, oggi europarlamentare del Pd, non aveva sporto denuncia ma la Procura di Bergamo aveva proceduto d’ufficio contro l’esponente del Carroccio.
“Non ricordo parola per parola quanto ho detto, ma il mio intento – aveva dichiarato Calderoli in una delle ultime udienze – era la critica politica al governo Letta, anche per un certo divertimento delle persone presenti, con toni leggeri. Dalle trascrizioni vedo che non ho mai usato la parola ‘orango’, bensì ‘oranghi’, riferendomi a tutto il governo. Intendevo dire che si muovevano come elefanti in una cristalleria: se avessi usato quest’altro paragone, oggi non saremmo in quest’aula”.
“Abbiamo vinto un’altra volta. Evviva evviva evviva. Il razzismo la paga cara: Roberto Calderoli condannato in primo grado ad un anno e sei mesi per avermi rivolto insulti razzisti”, ha commentato sulla sua pagina Facebook, l’europarlamentare Kyenge. “Anche se si tratta del primo grado di giudizio – ha aggiunto l’esponente Dem -, e anche se la pena è sospesa è una sentenza incoraggiante per tutti quelli che si battono contro il razzismo”.