di Clemente Pistilli
Poco spazio al Partito radicale su Porta a porta, Ballarò e AnnoZero. Dopo tre anni di battaglie portate avanti dall’Associazione politica nazionale lista Marco Pannella, ora la Rai rischia pesanti sanzioni. Il Tar di Roma ha «bocciato» l’archiviazione del procedimento aperto dopo l’esposto dei radicali e ordinato all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni di riesaminare la vicenda entro trenta giorni. In caso contrario, ritenendo fondate le argomentazioni dell’Associazione di Pannella, i giudici amministrativi invieranno un commissario. Il caso nasce nel 2010. Dopo le elezioni regionali, i radicali lamentano di avere avuto scarse opportunità di intervenire nei telegiornali e nelle principali trasmissioni televisive di approfondimento rispetto agli altri partiti, inviando un esposto all’Agcom, affinché venisse fatta rispettare quella pluralità dei punti di vista stabilita dalla stessa commissione parlamentare di vigilanza. Un espostodenuncia estremamente dettagliato, in cui vengono illustrate anche le molte attività che il partito stava portando avanti in quel periodo. L’Authority decide però dopo un mese di archiviare, sostenendo che i radicali hanno avuto gli stessi spazi di altre formazioni non rappresentate in Parlamento. L’Associazione di Pannella fa ricorso al Tar, specificando, tra l’altro, che loro avevano sia deputati che senatori. Il Tar ritiene il ricorso fondato e, nel 2011, annulla la delibera di archiviazione dell’Agcom, ordinando all’Authority di rivalutare il caso alla luce di quanto evidenziato nella sentenza dello stesso Tribunale amministrativo. Passa un anno e, con analoghe motivazioni e senza tenere conto di quanto stabilito dai giudici amministrativi, l’Agcom archivia nuova- mente. I radicali a mollare non ci hanno pensato e sono tornati a bussare alla porta del Tar. Altra sentenza ora e altra «basto- nata» per l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Per i giudici la disparità di trattamento lamentata dai radicali non è una fantasia, il partito non poteva essere equiparato a quelli privi di rappresentanze in Parlamento e trasmissioni come Porta a Porta, Annozero e Ballarò non potevano essere equiparate ad altre dal minore impatto sui telespettatori. Annullata la se- conda archiviazione e ordinato all’Agcom di riconsiderare l’esposto ricevuto alla luce delle indicazioni dello stesso Tar entro e non oltre trenta giorni. In caso contrario, i giudici hanno specificato che nomineranno un commissario ad acta e l’Authority è già stata condannata a pagare ai radicali le spese di giudizio.