La Sveglia

Panzironi si fa un partito. Continua il bestiario elettorale

C’è confusione sotto al cielo, la situazione è grave ma non è seria. Siamo già al bestiario elettorale del sabato.

Panzironi si fa un partito. Continua il bestiario elettorale

C’è confusione sotto al cielo, la situazione è grave ma non è seria. Siamo già al bestiario elettorale del sabato. Quasi spiace doversi fermare per il fine settimana.

MELONI E LA BATTAGLIA NAVALE
Eccallà. Prima o poi doveva arrivare il momento in cui Giorgia Meloni recitava la parte di Salvini. Ieri ospite a Studio Aperto ci dice che “il problema degli sbarchi si deve affrontare a monte” e qualcuno pensa che finalmente Meloni abbia la responsabilità di trattare un tema complesso come merita. Come lo vuole affrontare Meloni? “con quello che abbiamo sempre chiamato blocco navale”, dice la leader di FdI. Insomma, siamo ancora ai leader che giocano a fare gli sceriffi con metodi, tra l’altro, che hanno già fallito. B6, F2, colpito? Affondato?

EXIT DA ITALEXIT
Alternativa, il gruppo parlamentare formato soprattutto da ex del Movimento 5 stelle, ha annunciato di aver rotto l’accordo elettorale con Italexit, il partito anti euro dell’ex conduttore e senatore Gianluigi Paragone. Alternativa accusa Paragone di aver inserito nelle liste “esponenti vicini a movimenti neofascisti”. L’accordo tra le due formazioni era stato raggiunto mercoledì mattina. In 48 ore si sono innamorati e poi lasciati. Un partito di fulmine.

SALVINI SENZA PATENTE
Matteo Salvini ha trovato un’intelligentissima soluzione per sconfiggere il fenomeno delle baby gang. “Per arginare il fenomeno delle baby gang la Lega proporrà di ritardare il conseguimento della patente per i giovani coinvolti negli episodi di violenze. Se ti comporti male, non avrai la patente a 18 anni”, spiega Salvini sul social network. “Così a qualcuno passerà la voglia di fare il cretino“, aggiunge il leader del Carroccio. Del resto si sa che di solito i criminali sono terrorizzati dall’idea di non avere la patente e essere a posto con la revisione.

LA RIVOLUZIONE DI PANZIRONI
“Dobbiamo essere promotori di una rivoluzione che decapiti letteralmente l’attuale dirigenza sanitaria, per sostituirla con persone finalmente capaci e coscienziose”, recita un comunicato stampa che annuncia la nascita dell’ennesimo partito. Il simbolo è piuttosto inquietante: un cerchio tricolore, sormontato dal nome del leader e con, al centro, una ghigliottina, la lama affilata pronta ad abbattersi sui “condannati”. E, sulla parte bassa del cerchio, il claim “Per Rivoluzione Sanitaria”.

Chi è il leader della rivoluzione sanitaria? Adriano Panzironi, il finto medico (che sarebbe un giornalista) che promette di vivere 120 anni e che è stato rinviato a giudizio per abuso della professione medica e denunciato per diffamazione dalla Società italiana di diabetologia (Sid) e dall’Associazione dei medici diabetologi (Amd) che sarebbero stati accusati di dare ‘consigli criminali’ ai pazienti diabetici.

Scrive l’Agcom: “Le informazioni pubblicitarie così veicolate sono state ritenute contrastanti con la normativa, in quanto potenzialmente lesive della salute degli utenti e in grado di diminuire il senso di vigilanza e di responsabilità verso i pericoli connessi al corretto uso dei farmaci. Anche le testimonianze appaiono idonee a diffondere un messaggio critico verso la medicina tradizionale, a favore degli integratori “commercializzati” da Panzironi, che prospetta la possibile guarigione anche da patologie gravi”. Benvenuto nel bestiario.

PRESIDENZIALISMO PER GIORGIA
Dice Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: “Noi continuiamo ad essere convinti di una riforma in senso presidenziale: rapporto diretto tra i cittadini e il governo, cinque anni di stabilità per fare le cose”. Lo sappiamo da tempo: repubblica presidenziale con lei presidente. Del resto si comincia così.

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