Mentre il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, dispensa legittimamente consigli, sottolineando la necessità di un piano “ben costruito” per la crescita e una semplificazione che porti a una “buona burocrazia” non alla sua “cancellazione”, a Palazzo Koch in questi giorni le questioni su cui ci si sta concentrando sono tante e varie. E riguardano, ovviamente, in primo luogo gli effetti economici sul nostro Paese della pandemia da Covid-19. Alcuni uffici di Bankitalia, però, a breve si dovranno occupare anche di altro. E cioè di capire a chi affidare l’importante compito di badare alla manutenzione del verde in possesso di Bankitalia, magari anche suggerendo qualche pianta ornamentale per abbellire il tutto. A metà luglio, infatti, scadrà un bando di gara – pubblicato a fine aprile – riguardante proprio “l’affidamento del servizio di manutenzione delle aree verdi e di nolo/manutenzione di piante ornamentali nonché dei relativi servizi accessori per gli edifici della Banca d’Italia”.
Un compito non di secondaria importanza, a quanto pare. Anche perché l’importo stimato è di peso: 8 milioni 140mila euro per un appalto che ha una durata altrettanto vasta (48 mesi, 4 anni). Un bel gruzzoletto, specie – manco a dirlo – in un periodo complicato come quello attuale e sul quale la stessa Bankitalia dispensa giustamente consigli. La cosa interessante è che qualcuno, vista la mole dell’importo, potrebbe pensare che parliamo della gestione del verde in tutt’Italia. E invece nel bando si specifica che l’appalto avrà ad oggetto l’affidamento dei servizi già menzionati solo “presso gli stabili della Banca d’Italia siti in Roma e Frascati”. Nel dettaglio, la società vincitrice della gara dovrà occuparsi dell’attività di manutenzione ordinaria delle aree verdi; del servizio di nolo e manutenzione di piante ornamentali da interno; dell’attività “a richiesta” di nolo temporaneo di piante ornamentali e di manutenzione straordinaria. Magari – verrebbe da pensare – in occasione di qualche evento particolare.
UNA VESTE NUOVA. Non è questo, però, l’unico bando pubblicato nel corso delle ultime settimane da Palazzo Koch. Com’è giusto che sia, nel momento in cui si decide di rinnovare l’arredo esterno, è doveroso fornire anche nuove uniformi ai dipendenti. Ed ecco il bando, sempre della durata di 48 mesi, per la “fornitura di abiti uniformi e capi di vestiario” per il personale. Il valore dell’appalto, Iva esclusa, è pari a 139mila euro. Ma andiamo a vedere come Palazzo Koch intende vestire i suoi uomini e le sue donne: si prevede di dotarsi di 120 abiti uniformi estivi di colore blu “composti da una giacca (a tre bottoni) e due pantaloni o gonne”, mentre per chi ha mansioni di autista il colore sarà grigio; 80 abiti uniformi estivi, anche questi di colore grigio, per il personale operaio dell’Amministrazione centrale; altri 200 abiti (questa volta invernali; e poi ancora: 240 cappotti, 940 pullover, 1.200 camicie di varia natura e 400 cravatte.
Forse, però, il bando più curioso è quello relativo ai corsi che Bankitalia ha intenzione di avviare. E vuole farlo con tutti i crismi del caso, tanto da essere disposta a spendere oltre 4 milioni di euro. Questa volta sono tre i lotti indicati. L’idea, infatti, è quella di offrire servizi di formazione “comportamentale”, “manageriale” e di “coaching” per tutto il personale. In questo modo – si spera a Palazzo Koch – ogni dipendente riuscirà a tirare fuori il meglio di sé e tutte le sue potenzialità ancora nascoste. Con tanto di uniforme nuova, mentre ammira piante ornamentali e giardini con l’erba tagliata al punto giusto.