“La Russia non accetterà più pagamenti in dollari ed euro per il suo gas consegnato in Europa, ma accetterà solo rubli”. È quanto ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, annunciano che d’ora in poi non accetterà solo il pagamento in Rubli del gas russo. Mosca, dunque, non accetterà più euro e dollari dai cosiddetti Paesi “ostili”. Una decisione che ha subito fatto registrare un balzo del 34%, per poi ritracciare a 125 euro (+27%) al Mwh. A Londra il prezzo sale a 298 penny al Mmbtu.
Pagamento in rubli del gas russo
Sulla richiesta, lanciata oggi da Putin, di pagare le importazioni di gas russo in rubli, il Governo non ha preso alcuna decisione ma, ha detto a Bloomberg l’economista Francesco Giavazzi, consigliere economico del premier Mario Draghi, “ma la mia opinione è pagare in euro, farsi pagare in rubli sarebbe un modo per aggirare le sanzioni, quindi penso che continueremo a pagare in euro”.
“Dopo i picchi raggiunti due settimane fa – ha detto il presidente del Consiglio nel corso del suo intervento di oggi in Senato -, i prezzi del gas e dell’energia elettrica sono scesi nuovamente. Il prezzo spot del gas sul mercato europeo – questa è purtroppo una notizia vecchia – è dimezzato rispetto alle punte di circa 200€/MWh raggiunte l’8 marzo”. Ma “la richiesta di effettuare i pagamenti in rubli invece che in dollari o in euro, ha portato di nuovo il prezzo del gas a salire di circa 15 euro/MWh”.
“La Russia ha aperto un fronte anti-Ue. Finanziario. Il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin ha annunciato che accetteranno solo rubli per il pagamento del gas consegnato in Europa e il rifiuto di dollari ed euro. Questo poterà a fallimenti e pressioni sull’opinione pubblica. Il secondo passo verso escalation. Il primo è la minaccia di scioperi ai centri logistici dell’Ue per l’aiuto all’Ucraina” ha scritto sul suo canale Telegram, il capo negoziatore dell’Ucraina e consigliere del presidente Zelensky, Mykhailo Podolyak.