Padova, Gianluigi Abbracciavento scomparso nel nulla e di lui non si hanno più notizie da diversi giorni. Lavorava come pasticciere in una gelateria e infatti l’allarme è stato lanciato dal datore di lavoro non vedendolo per due giorni.
Padova, Gianluigi Abbracciavento scomparso all’improvviso
Gianluigi Abbracciavento ha 28 anni ed è scomparso nei giorni scorsi all’improvviso a Padova. Il giovane è un pasticciere e prima lavorava in Liguria. L’allarme è stato lanciato dal suo datore di lavoro non vendendolo per ben due giorni a lavoro. Lavorava in una gelateria del centro storico e da poco più di un mese si era trasferito in un bed and breakfast. A ilgiornalediivcenza.it ha parlato il titolare della gelateria: «Gianluigi si è presentato al lavoro per l’ultima volta sabato scorso. Doveva rimanere per tutta la serata, ma se ne è andato attorno alle 19.30 dicendo che aveva già preparato tutti i gusti. Un comportamento molto strano da parte sua, perché aveva sempre dimostrato una grandissima professionalità». Il racconto continua: «Io non c’ero, ma mi hanno informato. E così, l’ho chiamato – prosegue il titolare della gelateria -. Gli ho detto che doveva tornare lui. Mi ha risposto “Va bene, arrivo”, ma non si è più visto.
Improvvisamente, dunque, del ragazzo non si è saputo più nulla. Enigmatiche sono le parole ultime scritte sul suo profilo di Facebook: «Andrò e farò le cose che il Signore ha comandato. Grazie a Cristo».
Le ricerche in corso
Già da martedì 24 maggio sono scattate le ricerche. Come riporta il Mattino di Padova di mercoledì 25 maggio, l’auto di Gianluigi è stata trovata a Ponte di Brenta, con all’interno il suo cellulare.
Immediatamente sono iniziate le perlustrazioni nella zona dov’è stata trovata l’auto. Purtroppo al momento non ci sono importanti novità e non ci sono altre tracce del ragazzo. Gli indizi sono quasi tutti rivolti ad alcuni sviluppi ultimi nella vita del 28enne. Infatti, alcuni mesi fa si era unito alla Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni e aveva cominciato a frequentare prima la chiesa di Padova, dove ha vissuto per un certo periodo, e poi quella di Vicenza. Inoltre, la mamma negli ultimi tempi aveva notato frequenti trasferimenti di denaro dal conto corrente del figlio.
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