Pa, come cambiano i concorsi: tutte le novità per lavorare nelle amministrazioni pubbliche

Via libera del Consigli dei ministri al nuovo decreto sul reclutamento nella Pa: ecco come cambieranno i concorsi pubblici.

Pa, come cambiano i concorsi: tutte le novità per lavorare nelle amministrazioni pubbliche

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge sul reclutamento nella Pubblica amministrazione. Un provvedimento che prevede diverse novità in tema di concorsi pubblici, a partire dalla quota riservata alle assunzioni tecniche e dalle semplificazioni per i concorsi in polizia, oltre ai fondi previsti per le assunzioni dei vigili del fuoco.

Il decreto, spiega il ministro della Pa, Paolo Zangrillo, è diviso in tre parti: reclutamento, organizzazione e funzionalità. Vediamo, nello specifico, quali sono le novità finora emerse, stando alle prime bozze, in tema di concorsi.

Le novità del decreto sul reclutamento nella Pa

Tra le novità c’è la possibilità per le pubbliche amministrazioni, comprese Regioni, Province e Comuni, di destinare una quota del 10% delle assunzioni al reclutamento di “soggetti in possesso del diploma di specializzazione per le tecnologie applicate, ovvero del diploma di specializzazione superiore per le tecnologie applicate rilasciato dagli Istituti tecnologici superiori (Its Academy)”.

L’obiettivo è rendere più attrattivo il settore pubblico per i giovani e favorire le assunzioni tecniche. La norma, però, non piace ai sindacati che temono possa creare un nuovo esercito di precari. Un’altra novità riguarda la possibilità di procedure di mobilità volontaria per il 15% dei posti vacanti da coprire, con priorità per chi proviene da altre amministrazioni.

Come cambiano i concorsi

Tutti i concorsi per l’assunzione di nuovi dipendenti delle funzioni centrali verranno gestiti direttamente dal Dipartimento della Funzione pubblica. Si passerà, quindi, a concorsi pubblici unici: non saranno più le singole amministrazioni a bandirli, ma ci penserà il ministero della Pa. Anche quando si tratta di concorsi per un solo posto, salvo comunque possibili deroghe.

Inoltre, per garantire una maggiore efficienza nello svolgimento dei concorsi, viene previsto il rafforzamento delle competenze della Commissione Ripam, a cui viene affidata la fase di selezione del personale. Infine, si interviene anche sull’utilizzo delle graduatorie vigenti: viene stabilito che, per contenere gli effetti derivanti dal turnover, per le graduatorie del 2024 e del 2025 viene sospesa l’applicazione della norma taglia-idonei.