L’orsa JJ4 continua ad essere al centro di dibattiti pubblici e polemiche dopo la sua cattura. Nelle ultime ore è stata firmata una nuova ordinanza per l’abbattimento dell’animale. Così sono insorti gli animalista contro il provvedimento.
Orsa JJ4, nuova ordinanza di abbattimento per l’animale
Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti ha firmato una nuova ordinanza per l’abbattimento dell’orsa JJ4. L’animale si trova nell’area faunistica del Casteller: unica struttura italiana autorizzata per la custodia di animali pericolosi, con specifiche misure di sicurezza. Nel decreto con cui Fugatti ha autorizzato l’abbattimento dell’orsa, si legge che la soppressione di Jj4 sarà “sospesa fino all’11 maggio 2023, quando verrà, innanzi al Trga di Trento, la trattazione collegiale dell’incidente cautelare relativo alle proprie ordinanze contingibili e urgenti”. La soppressione dell’animale “sia eseguita al più presto pervenuti gli esiti dell’incidente cautelare di cui sopra”.
Nel provvedimento si ritiene che “in via precauzionale per la salute e l’incolumità pubblica, sia ragionevole abbattere l’animale, anziché accettare anche il minimo rischio che lo stesso possa nuovamente venire a contatto con una persona, anche nell’ambito di tutte le fasi operative finalizzate all’eventuale trasferimento dello stesso in altro luogo”. “Va considerato che a oggi – si legge ancora nel decreto – la Provincia non dispone di una concreta alternativa prefigurata nei decreti cautelari del presidente del Trga di Trento (..) ossia quella di un eventuale trasferimento dell’orsa Jj4 in altro sito esterno alla Regione Trentino Alto Adige/ Südtirol, anche estero, che inderogabilmente offra elevati standard per le esigenze di sicurezza e di incolumità per i suoi frequentatori, nonché per gli operatori e per chi dovesse procedere con le operazioni di trasferimento”.
Insorgono gli animalisti contro Fugatti
“Diciamo no all’abbattimento dell’orsa JJ4 ed auspichiamo, semmai, una pronta indagine sulle responsabilità delle istituzioni“ ha spiegato in una nota il presidente nazionale dei Biologi Vincenzo D’Anna esprimendo “forte dolore e grande dispiacere per la morte del runner Andrea Papi“ oltre alla “convinta solidarietà nei confronti dei suoi familiari“.
Per il presidente dei Biologi italiani le conseguenze di “una gestione irresponsabile e dello sfruttamento incondizionato delle risorse naturali” sono evidenti e, ora come non mai, “siamo tutti consci di quanto sia necessario porvi rimedio”. “L’abbattimento di JJ4 come risposta ad un evento rispetto al quale l’animale non ha colpe (essendosi limitato ad adottare un meccanismo di difesa della prole comune a tutti i mammiferi e dettato dall’istinto), vorrebbe dire abdicare alla visione antropocentrica che ha avuto le conseguenze di cui tutti siamo consci“ aggiunge ancora D’Anna. “L’inutile sacrificio di JJ4″ significherebbe, per il presidente della Fnob: “avallare un approccio non ecocentrico che i biologi non possono accettare. Noi biologi vantiamo, infatti, tra le nostre competenze, l’ecologia e la scienza dell’ambiente, e su questa conoscenza basiamo il nostro giudizio”. “Ribadendo con forza l’opposizione alla soppressione dell’orsa JJ4 ed auspicando invece che la stessa possa ricongiungersi ai cuccioli, la Fnob si rende disponibile ad affiancare le istituzioni e gli altri Ordini professionali coinvolti con il proprio supporto scientifico e contributo fattivo al fine di addivenire ad una gestione consapevole del progetto Life Ursus” conclude il presidente D’Anna.
La Lav (Lega anti vivisezione) ha annunciato che presenterà a Procura e carabinieri una diffida alla Apss (Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari), contro l’abbattimento dell’animale. “La data del prossimo 11 maggio, nella quale il Tar in sede collegiale avrebbe dovuto fornire il verdetto finale sull’orsa Jj4, visto il ritiro da parte di Fugatti delle sue due prime ordinanze, rimane quindi il giorno in cui l’Asl veterinaria trentina, su ordine del Presidente provinciale, ha il mandato di eseguire la condanna a morte dell’animale”, ha fatto sapere in una nota Lav.
Anche l’ufficio legale di Leal “sta depositando denuncia e istanza di sequestro dell’animale e sta valutando anche il deposito del ricorso al Tar avverso questa nuova ordinanza”. Il presidente, Gian Marco Prampolini, si spinge inoltre ad annunciare di avere persino “il contatto con un medico forense che come consulente di parte ci aiuti a fare luce sulle reali cause della morte del ragazzo”.