Dalla Redazione
La riforma della giustizia si fa più audace nei confronti di magistrati. Tra le novità arrivano l’ampliamento dell’area di responsabilità delle toghe, il superamento del filtro di ammissibilità per questo tipo di cause, la certezza della rivalsa nei confronti del magistrato, l’incremento della soglia di rivalsa (il cui limite verrà incrementato fino alla metà dell’annualità dello stipendio del magistrato) e il coordinamento con la responsabilità disciplinare.
Ecco le linee portanti del progetto di riforma in materia di responsabilità civile dei magistrati su cui il Guardasigilli Andrea Orlando è al lavoro. La scheda della riforma è stata pubblicata ieri sul sito web del ministero della Giustizia. Nessuna responsabilità diretta del magistrato, comunque, ma una riforma per “rendere effettivo lo strumento” e seguire le linee indicate dall’Europa, ha spiegato ieri il ministero. Il meccanismo di responsabilità civile resterà indiretto, cioè senza la possibilità per il cittadino di rivalersi sul singolo magistrato: l’azione è condotta nei confronti dello Stato, che può poi decidere se procedere nei confronti del magistrato. Questo a garanzia dell’autonomia delle toghe, sottolinea il Ministero.