Il confronto televisivo su Sky ha dato giusto un po’ di fiato al dibattito sulle primarie del Pd. in particolare per gli avversari di Matteo Renzi che hanno ottenuto quella visibilità sinora mancata. Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha così rilanciato un’idea a ormai poche ore dal voto, spiegando la sua posizione in merito alle possibili alleanze: “Se ci sarà da scegliere se andare al governo con Berlusconi o Pisapia, io chiederò la convocazione di un referendum tra gli iscritti come prevede il nostro Statuto”.
Dunque, l’idea è quella di un coinvolgimento diretto degli iscritti. Intanto il Guardasigilli ha incassato un appoggio importante: quello dei Moderati di Giacomo Portas, che hanno un buon bacino elettorale in Piemonte. “Abbiamo apprezzato Andrea Orlando come ministro del governo Renzi. Mentre c’era il manovratore che guidava l’autobus del governo, lui è stato in silenzio”, ha commentato Portas. “Anche io ritengo che se non nasce il centrosinistra ampio e aperto rischiamo di consegnare questo paese alla destra”, ha aggiunto il leader dei Moderati.
Ma Orlando non si è limitato a queste mosse, attaccando ancora Renzi sulla legge elettorale. La proposta del maggioritario è “un modo per buttare la palla in tribuna”, ha scandito il ministro, che poi ha aggiunto: “Ma qualcuno dalla tribuna prenderà la palla la metterà in campo e dovremo decidere come giocarla. Gli unici che possono decidere come giocarla sono i dirigenti del Pd. Dobbiamo verificare chi è disponibile a condividere, con testi di legge preconfezionati e chiusi non si fanno accordi. nessuno firma una legge scritta da un altro partito. Se vogliamo fare la legge elettorale dobbiamo essere disponibili a scriverla con gli altri”